Salvini stoppa Giorgetti: “Ascolto tutti, ma decido io”

Il Consiglio Federale ha affidato mandato pieno al segretario del Carroccio

Matteo Salvini

Matteo Salvini si dice “molto soddisfatto” dei lavori del consiglio federale della Lega. Il partito ha condiviso la linea a partire dal taglio delle tasse e sul progetto in Europa (ovvero: “a testa alta alternativi alla sinistra”). Salvini ha lodato “il lavoro pancia a terra sui Referendum sulla Giustizia” e ha ribadito: “Avanti con l`unità del Centrodestra, la Lega vanta più di 100.000 iscritti e più di 800 sindaci”. L’ex ministro continua a non volere sentir parlare del Partito popolare europeo. “Il Ppe non è mai stato così debole – ha detto Salvini – è impensabile entrare nel Partito popolare anche perché è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra”. “Un bel consiglio federale – ha commentato Giancarlo Giorgetti -. Una bella discussione, il confronto è sempre positivo. Salvini ha ascoltato tutti, anch’io ho espresso le mie idee. La Lega è una, è la casa di tutti noi e Salvini ne è il segretario. Saprà fare sintesi, porterà avanti la linea”. 

In sostanza, altro che Ppe o semipresidenzialismo di fatto con larghe coalizioni, la Lega è nel centrodestra e accetta il sacrificio dell’unità nazionale solo per fronteggiare la pandemia, ma la linea è chiara ed è quella del segretario. Matteo Salvini ha riunito il consiglio federale del Carroccio per stoppare la sortita di Giancarlo Giorgetti. E ancor prima di iniziare la riunione, il leader della Lega ha voluto chiarire come stanno le cose: “Ascolto tutti e poi decido, come sono solito fare”. L’incontro prevede un solo esito possibile, la riconferma della “fiducia” nella linea del leader, ribadita – viene fatto sapere – da “tutti gli intervenuti”, compreso Giorgetti. Salvini replica punto su punto alle proposte del ministro. Entrare nel Ppe? Ma per carità, “Il Ppe non è mai stato così debole, è impensabile entrare nel Partito popolare anche perché è subalterno alla sinistra. E noi siamo alternativi alla sinistra”.

E ha ribadito che la larga coalizione che sostiene Draghi non può che essere un’eccezione, il posto della Lega è nel centrodestra. “Stiamo affrontando questo periodo di governo di unità nazionale per superare la pandemia – ha evidenziato -. Il futuro che abbiamo in testa è un governo liberale, di centrodestra, fondato su alcuni valori: la difesa della famiglia, delle libertà e il taglio delle tasse”. In generale, ha insistito Salvini, “mi interessa parlare di flat tax o bonus ai genitori separati. Mi appassionano i temi concreti. Non di altro”. E per chiarire ancora meglio il concetto: “La visione della Lega è vincente, ne sono convinto. Non inseguiamo la sinistra, perché altrimenti perdiamo”. Una visione che Salvini blinderà all’assemblea programmatica dell’11 e 12 dicembre a Roma. E così il consiglio federale della Lega, alla fine, ha votato all`unanimità la condivisione della linea politica affidando mandato pieno al segretario Matteo Salvini sulla via della Lega nazionale.