Salvo D’Acquisto
Salvo D’Acquisto, il vicebrigadiere dei Carabinieri Reali eroe della Seconda Guerra Mondiale, potrebbe presto essere proclamato Beato. Papa Francesco ha infatti autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti riguardanti l’offerta della vita del Servo di Dio, riconoscendo il suo sacrificio estremo compiuto il 23 settembre 1943 per salvare un gruppo di civili durante un rastrellamento delle truppe naziste.
La beatificazione rappresenta un passo fondamentale verso la canonizzazione. Se il candidato viene dichiarato martire, come nel caso di D’Acquisto, può essere proclamato Beato senza la necessità di un miracolo riconosciuto. Altrimenti, è richiesto un miracolo attribuito alla sua intercessione.
Salvo D’Acquisto nacque a Napoli il 15 ottobre 1920 in una famiglia modesta ma ricca di valori cristiani. A soli 18 anni entrò nell’Arma dei Carabinieri, distinguendosi per rettitudine morale e dedizione al dovere. Durante la Seconda Guerra Mondiale, prestò servizio in Libia e, rientrato in Italia, fu assegnato alla Stazione dei Carabinieri di Torrimpietra, vicino Roma.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’Italia si trovò nel caos: il re fuggì da Roma e le truppe naziste occuparono il Centro e il Nord del Paese. In questo contesto, il 22 settembre 1943, alcuni soldati tedeschi entrarono nella Torre di Palidoro, dove esplosero accidentalmente degli ordigni sequestrati dalla Guardia di Finanza. Un soldato tedesco morì e altri due rimasero gravemente feriti.
I nazisti, sospettando un attentato, arrestarono Salvo D’Acquisto, che si trovava in servizio al posto del maresciallo assente. Minacciarono una rappresaglia se non fosse stato trovato il colpevole. Per salvare 22 civili presi in ostaggio e condannati a morte, D’Acquisto si autoaccusò dell’esplosione, offrendo la propria vita in cambio della loro liberazione. Venne fucilato il 23 settembre 1943, a soli 22 anni. Per il suo eroismo, il 15 febbraio 1945 gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. La sua storia è diventata un simbolo di coraggio, sacrificio e amore per il prossimo.
Nonostante le precarie condizioni di salute, Papa Francesco ha dimostrato un notevole attivismo dal letto d’ospedale. Affetto da polmonite bilaterale, il Pontefice è ricoverato al Policlinico Gemelli da 12 giorni, dove continua a lavorare, firmare decreti e fare nomine. Tra le decisioni più significative, spicca la convocazione di un prossimo Concistoro per beatificare Servi di Dio e canonizzare Beati.
La beatificazione di Salvo D’Acquisto rappresenta un momento storico per la Chiesa e per l’Italia. Come ha sottolineato il Dicastero delle Cause dei Santi, D’Acquisto “incarna i valori più alti di umanità e servizio, testimoniando la fede cristiana fino all’estremo sacrificio”.
La notizia ha suscitato grande emozione in tutto il Paese. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato sui social: “Salvo D’Acquisto è un eroe, simbolo di coraggio, sacrificio e dedizione al dovere. La decisione del Santo Padre di autorizzare il percorso per la sua beatificazione è un riconoscimento straordinario per un uomo che ha dato la vita per salvare quella di altri. Il suo esempio resterà per sempre vivo nella memoria della nostra Nazione.”
La beatificazione di Salvo D’Acquisto non è solo un riconoscimento religioso, ma anche un monito per le generazioni future. La sua storia ricorda l’importanza di valori come il coraggio, la solidarietà e il sacrificio, soprattutto in tempi di crisi. Mentre il mondo attende con trepidazione l’esito del processo di beatificazione, la figura di Salvo D’Acquisto continua a ispirare milioni di persone, dimostrando che l’eroismo non conosce confini di tempo o spazio.