Sambo, arte da combattimento e difesa ora fenomeno in Europa
Solo in Francia potrebbe arrivare ad avere diecimila praticanti video
Un fenomeno in piena evoluzione che vede anche tante donne a praticarlo: il sambo, disciplina sportiva e da combattimento, nato in Russia, e sempre più diffuso in Europa. Non soltanto in Italia, dove sono già alcune migliaia gli appassionati. Al Gran Prix di Parigi (un campionato minore rispetto agli europei disputati la scorsa settimana nelle Asturie, in Spagna), hanno partecipato 14 paesi e 133 atleti, con un tifo da stadio.
“Il sambo in Francia è sempre più popolare” afferma Kris Canales, presidente del Comitato Francese di sambo. “Oggi si raggiungono i 4.500 praticanti, 190 club affiliati. C’è ancora un margine di crescita importante, c’è ancora la possibilità almeno di raddoppiare, per raggiungere l’obiettivo di 10.000 praticanti. Sarebbe un buon obiettivo”, aggiunge. In Italia è invece nell’ordine dei 1500, diffuso in 19 regioni, a partire dal Lazio, Sicilia, Sardegna, Lombardia e Veneto.
Insomma da arte marziale “delle spie sovietiche”, sta diventando un fenomeno sportivo (e di fitness) in Europa e punta a diventare sport olimpico nel 2028 a Los Angeles. E sono in molti a incrociare le dita, non soltanto in Russia. Lo stesso Canales afferma che se ci fosse una spinta maggiore dai comitati olimpici, questo sport potrebbe avere ancora più successo. Anche perché il sambo, che è nato nell’URSS già negli anni ’20 del secolo scorso, non è più legato soltanto alla Russia, ma ha una popolarità ormai mondiale.