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Samp-Inter 2-1: gli ex Candreva e Keita sgambettano Conte. Tutte le partite

Cercava la nona vittoria di fila l’Inter, ma trova la sconfitta in casa della Sampdoria: 2-1 per la squadra di Ranieri. Il Milan, al posticipo con la Juventus, resta comunque in testa. Si avvicina la Roma, terza, che passeggia a Crotone. Bene anche il Sassuolo e l’Atalanta. Torna al successo la Lazio, a spese della Fiorentina. Pareggi in Bologna-Udinese e Torino-Verona. Questi i responsi delle partite delle ore 15 della 16ma giornata di serie A, tutta nel giorno dell’Epifania. Inter ferma a 36 punti, uno in meno del Milan. Roma a 33, Sassuolo a 29, Atalanta e Napoli 28. Con la Juve a 27, risale la Lazio a quota 25. Verona a 24, Samp 20, Bologna 17, Udinese 16, Fiorentina 15, il Torino aggancia il Parma a quota 12, Spezia e Genoa 11, Crotone 9.
Sampdoria-Inter 2-1
Dopo due sconfitte con Roma e Sassuolo, i blucerchiati centrano un successo di grande prestigio, negando il nono successo consecutivo ai nerazzurri. Ranieri dà un turno di riposo a Quagliarella, in avanti c’è Damsgaard a sostegno di Keita Baldé. Conte non rischia dall’inizio l’acciaccato Lukaku e in attacco si affida a Sanchez e Lautaro Martinez; a centrocampo, Gagliardini preferito a Vidal, autore di alcune prestazioni non convincenti. Al 4’ angolo di Sanchez, sponda di Škriniar per Lautaro che sul secondo palo manda fuori. All’8’ un destro a girare di Young impegna Audero, poi a ruota al 9’ Škriniar calcia a lato: nell’azione c’è un tocco di mano di Thorsby che Valeri rileva al Var, ma Sanchez spreca facendosi respingere il rigore da Audero, riprende Young che centra la traversa: sfortuna Inter (11’). Al quarto d’ora la Samp pareggia il conto dei legni con Tonelli che incorna sulla traversa una punizione di Candreva. Non c’è un attimo di sosta. Al 16’ Valeri fischia un rigore per i doriani per un fallo di mano di Lautaro, ma il Var evidenzia che il tocco è fuori area. Al 22’ altro “giallo” per un mani di Barella su colpo di testa di Keita, Valeri consulta le immagini e decreta la massima punizione per i padroni di casa che l’ex Candreva realizza spiazzando Handanović (23’). Al 26’ Lautaro manda fuori di testa da posizione favorevole una punizione di Young. Al 38’ raddoppio blucerchiato di Keita che finalizza una grande azione di Damsgaard. Recupero di prima frazione di marca nerazzurra, ma Audero chiude sulla botta di Sanchez e Lautaro non centra il bersaglio. Ripresa. Al 47’ e al 51’ ancora Lautaro e Sanchez spreconi. Al 54’ è però Handanović a salvare l’Inter su conclusione ravvicinata di Jankto. Al 55’ continuano gli sprechi di Lautaro. Al 63’ Conte rischia Lukaku, al posto di Gagliardini. Al 65’ de Vrij riapre la partita segnando di testa su calcio d’angolo di Brozović. L’Inter ci crede e al 73’ Audero vola per negare la rete a Lukaku. Al 78’ sempre di testa ci prova Perišić, poi al 79’ è la volta di Lautaro, ma il portiere doriano fa buona guardia sul primo palo. All’83’ è ancora Perišić a fallire il bersaglio di testa. Al 95’ in mischia Bastoni “cicca” il pallone a due passi dalla porta. È l’ultimo sussulto.
Crotone-Roma 1-3
Continua la marcia di avvicinamento dei giallorossi ai piani alti, l’Inter ora è nel mirino 3 punti sopra. Situazione complicatissima per i rossoblù calabresi, ultimi da soli: nove i gol incassati da Inter e Roma nelle ultime due partite. Stroppa, ancora senza Benali e Cigarini, in attacco si giova del ritorno di Simy affiancato a Messias. Fonseca, che ha raggiunto la squadra dopo il tampone negativo, fa riposare Veretout, Pellegrini e Džeko, schierando al loro posto Cristante, Perez e Borja Mayoral. Vantaggio giallorosso con Borja Mayoral all’8’ su suggerimento di Mkhitaryan. Tra il 26’ e il 28’ tripla occasione per il Crotone, ma Simy e Messias non riescono a segnare. Lo fa invece ancora Borja Mayoral al 29’ con un destro chirurgico all’incrocio dei pali. Al 33’ lo spagnolo viene atterrato in area calabrese da Golemić, Piccinini decreta il rigore che Mkhitaryan trasforma con un tiro troppo angolato per Cordaz (35’). La ripresa viene giocata su ritmi più blandi. Al 70’ si vede il Crotone ma Pau Lopez chiude in angolo su Messias. Il gol dei rossoblù arriva un minuto dopo sul corner con una inzuccata di Golemić. All’86’ Bruno Peres salva sulla linea su conclusione di Simy.
Sassuolo-Genoa 2-1
Ritrovano la vittoria i neroverdi di De Zerbi, dopo i cinque gol subiti dall’Atalanta. Ne fa le spese il Grifone, in dolorosissima situazione di classifica, con appena 11 punti al penultimo posto. La cronaca. Boga porta avanti il Sassuolo con un sinistro al 52’. Pareggio rossoblù al 64’ con un colpo di testa ravvicinato di Shomuridov su cross di Ghiglione. I neroverdi premono alla ricerca del successo. Palo di Defrel al 78’, poi all’83’ arriva il gol vittoria del nazionale under 21 Raspadori, imbeccato da Boga. Al 92’ annullato per fuorigioco un gol di Destro.
Atalanta-Parma 3-0
Dopo la cinquina al Sassuolo, altro largo successo dei nerazzurri orobici. Per il Parma classifica molto deficitaria. Gasperini in difesa recupera Toloi, in avanti si affida a Iličić e Muriel con Pessina rifinitore. Sfortunato Liverani: Karamoh si fa subito male, al 10’ lo sostituisce Mihaila, che va a fare coppia d’attacco con Inglese. Al quarto d’ora, orobici in vantaggio: Iličić rifinisce per Muriel che fa secco Sepe. Al 33’ anche Gagliolo alza bandiera bianca, secondo cambio obbligato per il Parma: entra Pezzella. In avvio di ripresa, Zapata blinda il risultato battendo Sepe su assist di Gosens (48’). Il tedesco va in gol al 61’, approfittando di un passaggio di Zapata deviato da Hernani. Ancora chance per la macchina da guerra nerazzurra con Maehele e Miranchuk. Mihaila ci prova per il Parma, Gollini non si fa sorprendere.
Lazio-Fiorentina 2-1
Torna a sorridere la formazione di Simone Inzaghi, che non brilla in campionato dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League. Finisce la striscia positiva dei viola dopo quattro turni senza sconfitte. Inzaghi con Escalante, Milinković-Savić e Luis Alberto a sostegno di Caicedo e Immobile. Nel 3-5-2 di Prandelli, Ribéry e Vlahović sono i terminali offensivi. Al 5’ biancocelesti già in vantaggio: Acerbi centra, Milinković-Savić fa la sponda per il destro al volo di Caicedo che fulmina Drągowski. Su uscita a vuoto del portiere viola, Marušić di testa scheggia il palo esterno (8’). Al 26’ annullato per fuorigioco un gol di Immobile. Si vedono i viola al 28’ ma Strakosha chiude sul primo palo la botta di Vlahović. Nella ripresa, Immobile pesca il gol al 75’ con una conclusione di potenza sugli sviluppi di un corner. Occasioni viola con Vlahović e Castrovilli, ma salvano Strakosha (69’) e Milinković-Savić (78’). All’87’ rigore per la Fiorentina: Hoedt trattiene Vlahović che si incarica con successo della trasformazione (88’). Ma è troppo tardi per la rimonta.
Bologna-Udinese 2-2
Finisce 2-2 tra Bologna e Udinese. Gol evitabili, una pressione costante che si è concretizzata grazie a una deviazione – senza occasioni clamorose – e all’uomo in più (ma ammonizioni ed espulsioni fanno parte del gioco), un punto più che meritato. È questa la sintesi di Bologna-Udinese. Per come si era messa a fine primo tempo il pareggio è ben accetto, ma per il modo in cui è iniziato il primo – con il rosso a Svanberg – non è possibile dire la stessa cosa. La cronaca. Tomiyasu porta in vantaggio i rossoblù con un colpo di testa su punizione di Orsolini al 19’. Pari di Pereyra con tap in vincente su respinta di Da Costa dopo tiro di De Paul al 34’. Nuovo vantaggio per la squadra di Mihajlović con Svanberg su assist di Barrow al 40’. Quando il successo del Bologna pareva cosa fatta, arriva il pareggio definitivo di Arslan al 92’. Resta il pareggio che muove la classifica, contro una pari grado, e interrompe la striscia negativa di due sconfitte. Domenica in Friuli arriva il Napoli.
Torino-Verona 1-1

Dopo la vittoriosa trasferta di La Spezia, altro punto fuori casa per il Verona che nella 16esima giornata di Serie A pareggia 1-1 allo stadio Grande Torino contro i granata. È la settima trasferta consecutiva in cui i gialloblù fanno punti. Risultato tutto sommato giusto: nel primo tempo la gara la fa l’Hellas, nel secondo meglio il Toro ma gli unici tiri verso lo specchio della porta sono le due reti. Dopo un primo tempo senza squilli, al 66esimo Dimarco trasforma un passaggio di Zaccagni in un capolavoro: sinistro al volo e palla a incrociare nell’incrocio dei pali opposto. A 7 minuti dal 90esimo Faraoni respinge goffamente un cross in area e Bremer pareggia. Verona che sale a quota 24 punti anche se viene scavalcato in classifica dalla Lazio. Prossimo match domenica in casa contro il Crotone fanalino di coda.

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