Sampdoria-Napoli 2-4, Gattuso continua la rincorsa all’Europa

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Azzurri in vantaggio 2-0, poi il pari doriano e la chiude Mertens

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Terza vittoria consecutiva in gare ufficiali per il Napoli, che vince 4-2 uno scoppiettante posticipo della 22esima giornata a Genova contro la Sampdoria. Una sfida rocambolesca grazie alla quale Gattuso prova una difficile rincorsa verso i piani alti della classifica (-9 dal quarto posto Champions), Ranieri resta quint’ultimo con 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Avvio choc per i padroni di casa, già sotto di due reti dopo un quarto d’ora. Al 3’, su cross di Zielinski, capocciata vincente del polacco Milik. Quagliarella, servito da Gabbiadini, spreca una buona chance non riuscendo ad angolare la conclusione (12’), pochi secondi dopo gli ospiti graffiano ancora (16’): su angolo, correzione aerea di Di Lorenzo e palla al macedone Elmas che, appostato sul secondo palo, timbra il raddoppio. Incassato il micidiale uno-due, i blucerchiati iniziano a riordinare le idee ed a prendere campo. Pericoloso Linetty dalla distanza, al 26’ Quagliarella riapre il match con uno splendido destro al volo su lancio di Ekdal.

Al 40’ Samp vicinissima al 2-2, ma la fortuna non aiuta Gaston Ramirez il cui tentativo ravvicinato si infrange sul palo. Occasione anche per i partenopei con lo stacco imperioso di Milik che trova la grande risposta di Audero (44’). Bella partita. Ripresa. Quagliarella sfiora di testa il bersaglio (52’), al 55’ i blucerchiati pareggiano con la rovesciata di Ramirez ma l’arbitro La Penna, dopo aver visionato il Var, annulla per un tocco di braccio di Gabbiadini ad inizio azione. Subito risposta Napoli con il legno colpito da Insigne dal limite (60’), sulla ribattuta insacca Zielinski ma in netta posizione di fuorigioco. Ed è sempre il Var (fallo di Manolas su Quagliarella) a sancire il penalty per la Samp al minuto 71: dal dischetto Gabbadini trasforma e completa la rimonta (73’). Ma è solo un’illusione visto che l’equilibrio dura pochissimo (83’), con il Napoli che riallunga e stavolta in modo definitivo: botta di Insigne respinta dal centrale Colley, sfera all’ex Lipsia Demme che insacca. Ma non è finita perché alla fine di un lunghissimo recupero (98’) un’uscita maldestra di Audero fuori area regala a Mertens il 2-4.