Relazioni bilaterali, fondi europei, migrazioni, vaccini, certificati Ue e G20: questa l’agenda degli argomenti affrontati dai due premier Pedro Sanchez e Mario Draghi al foro italo-spagnolo di Barcellona che ha “confermato gli eccellenti rapporti” fra i due Paesi, come si legge nel comunicato della presidenza del governo spagnolo. I due si sono intrattenuti un’ora in tutto presso Palacio Albeniz: 20/25 minuti di colloquio, poi il pranzo. Draghi e Sanchez poi si sono recati al foro italo-spagnolo dove il capo del governo italiano ha ricevuto una medaglia per il 250mo anniversario del Foment (l’associazione di rappresentanza delle imprese catalane). “Vi ringrazio della medaglia. È un altro momento di commozione. Oggi è una giornata veramente meravigliosa – ha detto il premier Mario Draghi parlando al foro italo spagnolo -. Sono molto felice di prender parte a questo foro”.
“Intendiamo rafforzare il modello sociale europeo, per renderlo all`altezza delle sfide dei nostri tempi – ha poi proseguito Draghi -. Abbiamo detto che Sure dovrebbe diventare una caratteristica permanente del nostro sistema di mercato del lavoro europeo. È stato un primo passo coraggioso e può diventare fondamentale per la creazione di un mercato del lavoro europeo e sono certo che abbiamo identità di vedute su argomento”. In sostanza, “insieme a Francia, Germania, e gli altri Stati Membri vogliamo costruire un’Unione Europea più moderna, competitiva e solidale. Che superi le tradizionali divisioni tra Nord e Sud, e si mostri unita nel confronto con le altre potenze globali del nostro tempo” ha detto ancora il premier. Sul fronte Covid.19, Draghi e il premier spagnolo Pedro Sanchez hanno parlato dei buoni progressi fatti dalla campagna di vaccinazione contro il Covid in Europa ma anche della necessità che i vaccini raggiungano tutte le nazioni del mondo.
“L’Italia è uno dei tre Paesi specificamente identificati dal nostro Pnrr, e il nostro obbiettivo in questo senso è molto chiaro: aumentare il numero di progetti di speciale interesse per entrambi, esplorare l’integrazione della catena del valore e rafforzare i mercati interni”, ha spiegato invece Sanchez. “Siamo la terza e quarta economia dell’Ue e rappresentiamo il 25% della popolazione e del Pil, ed è una forza che mettiamo sempre al servizio del progresso in Europa” ha continuato Sanchez, sottolineando come esista “l’opportunità di costruire un modello economico più giusto e inclusivo, in cui venga rafforzato il valore dei servizi pubblici, la coesione sociale e la parità fra uomo e donna”. Il presidente del governo spagnolo ha poi segnalato l’importanza della collaborazione italo-spagnola su temi di interesse comune come i rapporti con i Paesi vicini del Sud, o il Patto sulle migrazioni definito “un punto di partenza costruttivo” anche se serve maggior equilibrio fra solidarietà e responsabilità.
Per quanto riguarda la pandemia Sanchez ha sottolineato la necessità di un accesso universale ai vaccini ed entrambi i Paesi hanno sostenuto l’opportunità del certificato europeo per garantire la mobilità nell’Ue. Infine il G20, di cui l’Italia detiene la presidenza di turno: Sanchez si è detto disposto a collaborare con Roma in materia di fiscalità internazionale, lotta ai cambiamenti climatici e sanità globale: “È il momento di fare insieme questo passo in avanti ed elevare il potenziale ispano-italiano alla sua massima espressione”.