Joyeux: “Canto coi rifugiati, ci sono talenti incredibili”
Al via il tour del cantautore italo-francese con l’Unhcr
Musica che diventa messaggio di integrazione, inclusione, accoglienza. È l’obiettivo di Sandro Joyeux, cantautore italo-francese, che ha promosso #WithRefugees Tour, un tour organizzato con l’agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr), partito da Lampedusa il primo ottobre, in occasione delle celebrazioni per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, e che proseguirà fino a dicembre toccando le principali città italiane. “Questo tour è partito da un’idea semplice che è quella di restituire la musica delle proprie origini a chi è costretto a fuggire e a vivere lontano da casa. Questo tour è per i rifugiati, ma sono loro i protagonisti. Io li invito sul palco, a cantare e a ballare. Si sentono al centro dell’attenzione per una volta”. Il tour, grazie alla collaborazione anche dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) intende coinvolgere attivamente nei concerti le comunità di rifugiati ospitate nei centri di accoglienza dei vari territori. “Il pubblico è benvenuto, ma si riservano posti per i ragazzi dello Sprar. Molti hanno paura di noi, molti si spaventano. Penso che questi ragazzi siano pieni di talenti, e dargli la possibilità di esprimersi artisticamente gli dà forza ed è oggetto di integrazione molto forte”.[irp]
Il cantautore è attivamente impegnato sul fronte immigrazione. “A Palermo ho montato un laboratorio con quasi tutti ragazzi minorenni, della Nigeria, Gambia, Burkina Faso, molti cantanti. Alcuni sono di una bravura assurda…vorrei fare un ensemble con questi ragazzi. Ci sono molti preconcetti. Siamo 450 milioni di abitanti in Europa e gli stranieri rappresentano meno del 5%. Il problema è che nessuno si vuole accollare questo problema tranne l’Italia e la Grecia che stanno in prima linea”. “Il mio messaggio è che questi ragazzi non sono degli animali, ma persone con nome, una storia, siamo uguali”. Parigino di nascita, Sandro Joyeux ha percorso più di mezzo milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per raccogliere tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo. Canta in francese, inglese, italiano, arabo e in svariati dialetti come il Bambarà, il Wolof, il Dioulà. Le prossime date del tour sono: Palermo (3 novembre), Ravenna (5 novembre), Firenze (10 novembre), Pisa (11 novembre), Ariano Irpino (17 novembre), Napoli (18 novembre), Torino (23 novembre), Milano (24 novembre), Bologna (25 novembre), Roma (1 dicembre), Benevento (8 dicembre), Salerno (9 dicembre).[irp]