Sanità digitale, nella borsa del medico arrivano le app

La sanità digitale fa un passo avanti verso una compiuta sistematizzazione, con un pacchetto di app in grado di sostituire progressivamente i “vademecum” e i manualetti sulla scrivania dei medici, ed allo stesso tempo il primo trattato organico, curato da un team multidisciplinare coordinato dal presidente della Società italiana di Telemedicina e Sanità elettronica (Sit), il professor Gian Franco Gensini, che analizza in modo strutturato temi e questioni ancora aperte legate proprio alla “mobile health”. L’importante iniziativa è stata presentata oggi a Roma, patrocinata da Sit, Federazione ordini farmacisti italiani e ministero della Salute, e realizzata grazie al contributo incondizionato di Mediolanum Farmaceutici. Con “La Borsa del Medico” e “Curami”, queste le prime due app disponibili, e il volume “App medicali nella borsa del medico”, curato dal professor Gensini, si è provato “per la prima volta a raccogliere in un unico pacchetto gli strumenti digitali necessari per far fronte a tutti i problemi della pratica clinica quotidiana, dal calcolo di punteggi o dosaggi alla decisione dell’approccio terapeutico da seguire”, ha ricordato lo stesso Gensini. La scelta delle aziende di sostenere attivamente la realizzazione concreta della sanità digitale, capace, come ha ricordato nel suo intervento il senatore Andrea Mandelli, presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani, di essere fattore attivo fondamentale per la sanità anche nell’ottica dei processi di spending review, è stata rivendicata con orgoglio dall’amministratore delegato di Mediolanum Farmaceutici, Alessandro Del Bono. “Se gli errori medici, la medicina difensiva e la mancata aderenza alle terapie sono tra i principali ostacoli, e anche i più impattanti dal punto di vista economico e della qualità della vita, che incombono sul percorso di cura dei pazienti – ha affermato Del Bono – oggi la mobile health ci mette a disposizione ausili preziosi”, capaci anche di rispondere “alle linee guida ed alle note delle autorità regolatorie”. Con le nuove app è infatti possibile per il medico determinare, ad esempio, in maniera semplice e rapida le opzioni farmacologiche disponibili per la cura del paziente. Per Del Bono si tratta dunque, attraverso la tecnologia, di poter “rifondare quell’alleanza terapeutica tra medico e paziente che i vincoli economici e la medicita fai da te, alimentata dal web, rischiano di minare”.

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