Giuseppe Di Giacomo, deputato regionale siciliano e presidente della VI Commissione Legislativa ai Servizi Sociali e Sanitari all’Ars, ha nominato un consulente legale (la dott.ssa Angela Barone), affinché “vigili sull’operato dei direttori generali delle aziende ospedaliere e sanitarie della Regione”. Ciò per valutare se le direttive in tema di rimodulazione delle Strutture ospedaliere da loro gestite, si discostano dal dettato del Decreto 14/01/2015. Se le violazioni saranno accertate e reiterate “scatterà la denuncia all’Autorità Giudiziaria”.”L’Anaao Assomed – ha spiegato Pietro Pata, segretario regionale Sicilia – ha espresso più volte la convinzione secondo cui un siffatto Piano di Rimodulazione determinerà un crollo del Servizio Sanitario Regionale ancora privo di un sistema di reti assistenziali sul territorio che possa assorbire le istanze di salute di vaste aree della regione; ci preoccupa fortemente quest’ulteriore mossa (la nomina del consulente legale) – ha continuato Pata – che rappresenta un indicatore di difficile rapporto tra le Istituzioni (ARS e Giunta di Governo).
Un ulteriore decremento dei livelli di assistenza accentuerà l’esodo dei pazienti verso altre regioni, che già sopravvivono con l’assistenza fornita ai cittadini siciliani. L’assenza del territorio porterà in maniera sempre più pressante, al ricorso agli ospedali dove potranno aumentare gli eventi sfavorevoli che già in questi primi mesi del 2015, hanno segnato negativamente la sanità siciliana.”L’assessorato alla Salute – ha proseguito Pata – è l’anello di congiunzione tra il potere legislativo, rappresentato nella fattispecie dalla VI Commissione ARS, e i direttori generali che devono muoversi, pur nell’autonomia decisionale, nel solco del dettato legislativo. Per questo motivo va riservata estrema attenzione al rispetto del crono programma di attuazione della Rimodulazione della Rete Ospedaliera, che si realizza attivando un costante confronto tra istituzioni, associazioni dei cittadini e i rappresentanti istituzionali delle parti sociali”.