Sanità, ministero ‘diffida’ Sicilia su nascite e informatizzazione

La sanità siciliana continua ad essere di Beatrice Lorenzin. Per le strutture pubbliche e private accreditate che effettuano un numero di parti superiore a 500 per anno, occorrerà garantire il monitoraggio della presenza dei requisiti e standard organizzativi, tecnologici e di sicurezza con cadenza annuale. Il primo report dovrà essere inviato dalla Regione Siciliana al ministero entro il 31 dicembre 2015. Fra le altre misure indicate, anche l’attuazione di un sistema unico regionale informatizzato di gestione dei posti letto delle Utin, anche attraverso l’utilizzo di sistemi informatici sviluppati e collaudati nelle altre realtà della regione, o in altre regioni, e l’integrazione con il sistema informatizzato di gestione delle Centrali operative 118.

Ma anche la predisposizione di un piano di formazione triennale, con definizione di obiettivi annuali, per tutti gli operatori sanitari coinvolti nel processo di assistenza della madre e del neonato. Si richiede dunque alla sanità siciliana un intervento complessivo di ampio respiro ma anche molto dettagliato, che sarà sottoposto a verifica e monitoraggio regolare. In caso di mancata o incompleta attuazione, il dicastero di Beatrice Lorenzin valuterà l’opportunità di avviare la procedura di commissariamento.

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