Scalzo, con un mantello nero e con rifiniture in oro: si è presentato così Achille Lauro, al Festival di Sanremo, nella prima serata della 70esima edizione della kermesse. Poi, a metà brano (dal titolo eloquente ‘Me ne frego’) Lauro si è tolto il mantello ed è rimasto mezzo nudo con un costume da bagno anni venti laminato in oro. Sul palco dell’Ariston Achille Lauro ha interpretato la celebre scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, il momento più rivoluzionario della sua storia, in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà. Lauro ha portato sul palco dell’Ariston una vera e propria rappresentazione teatrale, con la collaborazione di uno dei designer più apprezzati nel mondo, Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Il quadro rappresentato nasce da una ricerca che Lauro e il suo team creativo hanno sviluppato nei mesi precedenti, e al Festival ha trovato il suo sbocco naturale con Gucci che da subito ha voluto sposare il progetto.
Nell’assoluto rispetto della religione, e con grande umiltà – recita una nota dell’artista – Lauro ha scelto di rappresentare la figura del Santo in una delle sue rappresentazioni iconografiche più note, quella di Giotto, per omaggiare la figura di un Uomo così iconico, che ancora oggi porta con sé il valore inestimabile di un messaggio universale. “La storia della rinuncia di San Francesco ai beni materiali è un messaggio universale che ancora oggi risulta di grande attualità”, afferma Lauro. L’artista, salito sul palco a piedi nudi, ha indossato una cappa di velluto nero, ricamata a mano, con pailettes oro e argento per rappresentare il mondo a cui il Santo ha scelto di rinunciare. Nel momento clou dell’esibizione, spogliandosi proprio come il Santo d’Assisi e ispirandosi al noto affresco, Lauro ha svelato l’ensamble custom made, body e shorts in strass nude. Svelato dunque anche il collegamento con la figura del Santo, che era comparso a sorpresa sui social dell’artista nelle settimane precedenti al Festival aveva scatenato la curiosità dei fan.
Achille Lauro a poche ore dalla sua apparizione sul palco dell’Ariston ha scritto ai suoi fan, annunciando il suo progetto: “Amici cari, è trascorso un anno ed eccomi di nuovo qui: Sanremo 20.20. Sono successe cosi tante cose che sembra passato molto più tempo! Il mio vivere è in movimento perpetuo. La musica per me è la cosa più importante ed è dalla musica che nasce la mia concezione dell`arte, dello scrivere, del dipingere e dell`utilizzare il mio stesso corpo come una vera e propria opera. Sanremo è il più grande palcoscenico per la canzone, ma nel mio modo di intendere è una grandissima occasione per portare delle performance complete. E oggi voglio mettere a disposizione di quel palcoscenico la mia idea di performance artistica. Il futuro mi vedrà sempre più impegnato in varie forme di arte, senza mai allontanarmi dalla mia prima musa inspiratrice, la musica. Per questo, come ormai è mia abitudine, ho voluto rivolgermi direttamente a voi, mantenendo saldo il nostro legame epistolare, per presentarvi il mio nuovo mondo. Quello a cui assisterete non sarà più solo l`esecuzione di una semplice canzone: a Sanremo voglio portare quattro storie, quattro forme di omaggio, che rappresentino al meglio ciò che accade durante i miei live. Ho deciso di osare, di azzardare, qualcuno potrà dire che sono pazzo: sono disposto a correre il rischio, certo che chi non comprenderà avrà comunque il mio rispetto. Per tutto il restoà “Me ne frego”.