Santanchè verso Fdi. La Russa: ha storia di destra

La ‘pasionaria’ sta per lasciare Forza Italia

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Daniela Santanche’ viene definita da sempre la ‘pasionaria’ della destra. Da piu’ di venti anni ha un rapporto professionale con La Russa (tra i suoi primi incarichi fu collaboratrice dell’ex ministro della Difesa) ma nel tempo ha stretto anche un legame stretto con Berlusconi anche se, secondo rumors di Transatlantico, potrebbe rimanere fuori dalle liste azzurre alle Politiche. Ieri il suo nome e’ finito sul tavolo dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia. Fonti parlamentari di Fdi spiegano che il suo passaggio nel partito di Giorgia Meloni sia imminente e potrebbe essere ufficializzato durante il congresso che si terra’ a Trieste nei primi giorni di dicembre. “Sarebbe un ritorno alle origini”, spiega chi la conosce bene, “il suo mondo e’ quello li'”. “La sua storia – dice La Russa – e’ di destra. Se viene con noi? Chi vivra’ vedra’, di ufficiale non c’e’ nulla…”. Fonti parlamentari riferiscono che il Cavaliere sia tornato in pressing per convincerla a non lasciare FI, ma l’approdo in Fdi viene dato per imminente. Santanche’ e’ stata deputata della Camera dal 2001 al 2008 eletta in An. Nel 2008 entro’ nel partito ‘La Destra’ fondato da Storace, con il ruolo di portavoce nazionale e successivamente come candidato alla presidenza del Consiglio.[irp]

E’ stata sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma dal marzo 2010 a novembre 2011, ed e’ infine stata rieletta in Parlamento nel 2013 con il Popolo della Liberta’, aderendo a Forza Italia nel novembre dello stesso anno. Tuttavia soprattutto negli ultimi tempi le battaglie sull’immigrazione e sull’Islam l’hanno portata spesso ad essere piu’ vicina alle posizioni della Lega e di Fdi. Fratelli d’Italia con il congresso di Trieste aprira’ una fase nuova. “Siamo l’unico gruppo che dall’inizio della legislatura e’ cresciuto invece di diminuire – dice La Russa -. I sondaggi inizialmente ci davano all’1%, ora ci attribuiscono dal 4,5 al 6%, soprattutto dopo la vittoria di Musumeci in Sicilia. Ora parte – spiega l’ex ministro della Difesa – una fase nuova di aggregazione. Da sempre siamo un partito identitario, ora puntiamo ad andare oltre ai nostri confini e di creare uno spazio di destra-centro”.[irp]