“Declaramos e definimos como Santos os Beatos Francisco Marto e Jacinta Marto…”. Il Papa ha proclamato santi, a cento anni esatti dalla prima delle sei apparizioni della Madonna a tre pastorelli portoghesi, il 13 maggio del 1917, due di loro, Francesco Marto e Giacinta Marto, con una messa solenne che ha presieduto nel santuario mariano. Francesco e Giacinta, morti rispettivamente nel 1919 e nel 1920, insieme a suor Lucia Dos Santos, morta nel 2005, ebbero le apparizioni della Vergine nella Cova da Iria, un campo vicino a Fatima dove i tre bambini pascolavano le pecore. Giovanni Paolo II li beatificò il 13 maggio del 2000. Il vescovo di Fatima, Mons. Antonio Augusto dos Santos Marto, accompagnato dal postulatore, ha ricapitolato la biografia dei due candidati alla santità ed ha poi domandato al Papa di procedere alla canonizzazione dei due pastorelli. Con formula di rito, pronunciata in portoghese, il Papa li ha elevati agli onori degli altari tra gli applausi delle centinaia di migliaia di fedeli che hanno assistito alla messa. Il diacono ha quindi incensato le reliquie dei nuovi santi.
I tre pastorelli di Fatima “avevano visto la Madre del cielo. Nella scia che seguivano i loro occhi, si sono protesi gli occhi di molti, ma… questi non l`hanno vista – ha detto il Papa nell’omelia -. La Vergine Madre non è venuta qui perché noi la vedessimo: per questo avremo tutta l`eternità, beninteso se andremo in Cielo”. Maria, invece, “presagendo e avvertendoci sul rischio dell`inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci la Luce di Dio che dimora in noi e ci copre, perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il ‘figlio fu rapito verso Dio’. E, secondo le parole di Lucia, i tre privilegiati si trovavano dentro la Luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di Luce che Dio Le aveva dato. Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo manto di Luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della Terra quando ci rifugiamo sotto la protezione della Vergine Madre per chiederLe, come insegna la Salve Regina, ‘mostraci Gesù'”. “Forti di questa speranza – ha detto ancora il Papa – ci siamo radunati qui per ringraziare delle innumerevoli benedizioni che il Cielo ha concesso lungo questi cento anni, passati sotto quel manto di Luce che la Madonna, a partire da questo Portogallo ricco di speranza, ha esteso sopra i quattro angoli della Terra”.
“La Chiesa chiede al Signore di consolare gli afflitti come voi ed Egli vi consola, anche di nascosto; vi consola nell`intimità del cuore e vi consola con la fortezza – ha aggiunto il Papa -. Cari malati, vivete la vostra vita come un dono e dite alla Madonna, come i Pastorelli, che vi volete offrire a Dio con tutto il cuore. Non ritenetevi soltanto destinatari di solidarietà caritativa, ma sentitevi partecipi a pieno titolo della vita e della missione della Chiesa. La vostra presenza silenziosa ma più eloquente di molte parole, la vostra preghiera, l`offerta quotidiana delle vostre sofferenze in unione con quelle di Gesù crocifisso per la salvezza del mondo, l`accettazione paziente e persino gioiosa della vostra condizione sono una risorsa spirituale, un patrimonio per ogni comunità cristiana. Non vi vergognate di essere un prezioso tesoro della Chiesa”. Al termine della messa il Papa rientra alla Casa “Nossa Senhora do Carmo” dove ha pernottato dove e dove pranza con i Vescovi del Portogallo e i membri del seguito papale. Dubito dopo Francesco si dirigerà verso l’aeroporto dapprima in papamobile, poi in auto coperta. Da qui partirà per fare rientro a Roma. Il decollo del volo è previsto per le 16 (le 15 in Portogallo) e l’atterraggio all’aeroporto romano di Ciampino per le 19.05. Secondo le Autorità portoghesi, alla Messa di Canonizzazione dei beati Francesco e Giacinta Marto presieduta dal Papa a Fatima erano presidenti 500mila fedeli. Lo riferisce la sala stampa vaticana.