Dura presa di posizione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe dopo l’ennesima evasione (durata poche ore) di un detenuto da un penitenziario italiano. Commenta Donato Capece, segretario generale SAPPE: “Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di piu’. Abbiamo registrato un numero di evasioni incredibili, da istituti e da mancati rientri, in pochissme settimane. Ci rendiamo conto che quel che denuncia il Sappe da tempo, ossia che la sicurezza interna delle carceri e’ stata annientata da provvedimenti scellerati. E ci rendiamo conto, come avevamo denunciato, – prosegue Capece – che mettere gli uomini di 25 anni nei penitenziari minorili e’ stata una scelta politica sbagliata, che ha determinato anche l’atteggiamento aggressivo dei minorenni verso i poliziotti?”. Capece e’ netto nella denuncia: “Il sistema delle carceri non regge piu’, e’ farraginoso, e le costanti e continue evasioni ne sono la piu’ evidente dimostrazione . Sono state tolte, ovunque, le sentinelle della Polizia Penitenziaria sulle mura di cinta delle carceri, e questo e’ gravissimo. I vertici dell’Amministrazione Penitenziaria e quelli della Giustizia Minorile e di Comunita’ hanno smantellato le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali. Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria e queste sono le conseguenze. E coloro hanno la responsabilita’ di guidare l’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Minorile si dovrebbero dimettere dopo tutti questi fallimenti. “Tutte queste evasioni”, conclude Capece, “hanno responsabilita’ ben precise. Cercate i colletti bianchi. Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”, conclude il leader del Sappe.