Sardine a Roma contro “legge vergogna”: abolire decreti sicurezza
Stoccata a di Maio, Donnoli: Zaki in mano a torturatori lui fa selfie
Sardine in piazza Santi Apostoli a Roma, secondo la conta della questura duemila, secondo gli organizzatori di più, settimila, hanno rilanciato il loro messaggio contro la “legge vergogna” chiedendo di “abolire i decreti sicurezza”, varati dall’ex ministro dell’interno leghista Matteo Salvini. “L’abolizione dei decreti sicurezza è stato il primo punto politico abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la loro abolizione”, ha sottolineato Massimiliano Perna, “una legge vergognosa” che porta “un concetto distorto di sicurezza”.
L’attacco però non manca anche al memorandum Italia-Libia dell’altro ex ministro dell’Interno, Pd questa volta, Marco Minniti, è “una vergogna”. E quindi la stoccata si allarga: “Non vogliamo essere complici di nessuno, destra o sinistra. Ci potete anche ringraziare per quello che abbiamo fatto nelle piazze, ma dovete cambiare strada tutti”. E un altro attacco lo sferra, questa volta ai Cinquestelle, Lorenzo Donnoli, contro Di Maio: “E’ ridicolo che un ministro degli Esteri, mentre Zaki è in mano a torturatori, sia a fare i selfie a una manifestazione di partito”.
Già prima dell’inzio della manifestazione a sollevare polemiche era stato il viceministro del M5s allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, contestando le spese per il palco, ventilando un aiuto dei Benetton. Con la risposta secca delle sardine su Twitter: “I soldi li abbiamo raccolti con il crowdfunding, in tutto ci hanno donato 6200 euro. Faremo una dettagliata rendicontazione anche per questo evento, così come abbiamo già fatto per quello di San Giovanni”. Sul palco anche Anpi, Casa internazionale delle donne e Baobab. E alla fine, sotto il palco, in mezzo allo stendardo della celebre sardina Tina, un corale Bella Ciao.