Il mercato degli smartphone è saturo e Samsung ne fa le spese con un pesante calo degli utili. La compagnia coreana sul secondo trimestre ha nuovamente registrato un risultato operativo inferiore a quanto atteso dagli analisti: colpa della concorrenza delle marche cinesi e della rivale Apple. La stima preliminare diffusa dal gigante coreano parla di 7.200 miliardi di won, o 5,235 miliardi di euro ai cambi attuali, il 24,4 per cento in meno rispetto all’utile operativo dello stesso trimestre di un anno prima. Rispetto al primo trimestre la flessione è stata del 15,2 per cento.
Il fatturato, a 52 mila miliardi di won, o 37,8 miliardi di euro, è calato del 9,5 per cento su base annua e del 3,1 per cento rispetto ai primi tre mesi dell’anno. In media gli analisti stimavano un fatturato poco superiore, 52.200 miliardi ma un utile operativo da 7.850 miliardi di won. Il gruppo, che diffonderà i dati completi solo nelle prossime settimane, ha imputato la flessione all’effetto combinato dalla forza del won e della accresciuta concorrenza degli smartphone prodotti da società cinesi. E la saturazione del mercato sembra il fattore chiave che frena le performance del gruppo, così come all’opposto negli ultimi anni l’esplosione degli smartphone era stata alla base della sua galoppata.
Samsung non ha fornito dati sui volumi di vendite, ma secondo alcune proiezioni effettuate da analisti sarebbero calati a 78 milioni di unità, a fronte dei 90 milioni di dispositivi attesi. Oltre alla concorrenza di dispositivi cinesi a costi più bassi, sul secondo semestre, tradizionalmente più denso di vendite nel comparto, il gruppo subirà anche il rilancio di concorrenza dell’arcirivale Apple, da cui sono attesi nuovi modelli con l’iPhone 6. Ma comunque ha previsto con cautela un miglioramento del quadro.