Scafisti buttano insulina in mare, muore bambina 11enne diabetica
IL RACCONTO Save the Children: mercoledì è sbarcata al porto di Augusta una famiglia siriana, padre madre e cinque figlie, ma erano partiti in sei”
Avrebbe compiuto 11 anni tra poco, e li avrebbe festeggiati con la famiglia, una volta arrivati in Italia, invece il padre ha dovuto abbandonare il suo corpo al mare: è morta sul barcone, gli scafisti hanno buttato tra le onde l’insulina che l’avrebbe salvata. E’ il racconto di un padre disperato, sbarcato ad Augusta, in mezzo ad altri profughi siriani, raccolto dagli operatori di Save the Children. Mercoledì è sbarcata al porto di Augusta una famiglia siriana, padre madre e cinque figlie – ha raccontato ad Askanews la portavoce di Save the Children Italia, Giovanna Di Benedetto – ma erano partiti in sei, sperando di arrivare in Italia e da qui in Europa. Esuli dalla Siria, erano arrivati Al Cairo. Poi, hanno deciso di partire per l’Europa, sperando di trovare un posto migliore. Hanno pagato tremila euro a persona ai trafficanti per partire. Hanno fatto tappa ad Alessandria, con un viaggio odissea, nascosti nei camion verdure. Hanno aspettato in una delle farm dove i trafficanti stipano i migranti, poi una mattina sono stati accompagnati alla nave.
“Pensavano di salire su una nave di quelle da crociera invece hanno trovato un barcone, così non volevano partire – ma i trafficanti, che li hanno vessati per tutto il viaggio, li hanno costretti a salire” ha spiegato la portavoce di Save the Children Italia. Il padre stringeva una borsa, “è la cosa più preziosa che ho”, ha detto agli scafisti, spiegando che conteneva l’insulina per la figlia di 11 anni, diabetica. Gli scafisti l’hanno gettata in mare. Dopo un giorno la figlia è morta tra le braccia di sua madre. Il padre non ha potuto far altro che lasciare il suo corpo al mare. “Una volta sbarcati ad Augusta ci hanno raccontato tutto e lo hanno denunciato alla polizia”, ha spiegato Di Benedetto. Un centro accoglienza sta ospitando padre, madre e cinque figlie. Con loro non c’è più la figlia più piccola.