Riccardo Scamarcio arriva a Venezia nei panni di un padre separato in cerca del figlio ne “La prima luce”, film di Vincenzo Marra in gara alle Giornate degli Autori e nelle sale dal 24 settembre.Nella pellicola, Marra ha lasciato gli attori “liberi” di far affiorare le loro sensazioni, come spiega in un’intervista ad askanews. “Molte scene che vedete sono sicuramente quello che vedete scritto in sceneggiatura, ma abbiamo fatto anche dei giri lontanissimi. Vincenzo ci portava a cambiare completamente tutta la scena per poi ritornare lì, ma con una consapevolezza diversa”, ha spiegato l’attore, che nei panni di un avvocato barese deve andare in Cile a ritrovare il figlio di 8 anni.Scamarcio si dice contrario al “buonismo del politically correct”, a volte presente anche nella società contemporanea, e dice che ne “La prima luce” si è sentito legittimato a fare qualsiasi cosa: “Abbiamo giocato e il gioco è una cosa seria”, ha concluso.