Lo scandalo delle molestie sessuali travolge anche Google. Secondo il New York Times, Mountain View avrebbe coperto 3 alti dirigenti, compreso il creatore del software Android, Andy Rubin, salutato come un eroe quando ha lasciato la societa’ nell’ottobre del 2014 e con una buonuscita da 90 milioni di dollari, nonostante le accuse di molestie da parte di una dipendente. La donna, con la quale Rubin avrebbe avuto una relazione extraconiugale, lo ha accusato di averla costretta a fare sesso orale in una stanza d’albergo nel 2013.
Secondo il Nyt, Google ha indagato, giudicato credili le accuse e chiesto a Rubin di rassegnare le dimissioni, a peso d’oro, versandogli 90 milioni in rate da 2 milioni al mese, per 4 anni, con l’ultimo pagamento previsto per il mese prossimo. In seguito alla notizia pubblicata dal Nyt, il Ceo di Google, Sundar Pichai, ha inviato una lettera ai dipendenti informandoli di aver licenziato 48 dipendenti, tra cui 13 dirigenti, per presunte molestie sessuali avvenute negli ultimi due anni e ha promesso “una linea sempre piu’ dura” sui comportamenti inappropriati.
No comment di Pichai sulla notizia del New York Times durante la conference call con gli analisti sulla trimestrale di Alphabet, la holding che controlla Google. I ricavi di Alphabet, in crescita del 21% a 33,7 miliardi di dollari nel terzo trimestre, hanno deluso le aspettative del mercato, nonostante l’utile per azione sia stato di 13,06 dollari, bel oltre i 10,42 dollari previsti in media dagli analisti. I ricavi di Google sono schizzati del 20% a 28,85 miliardi nel terzo trimestre mentre l’utile operativo e’ salito del 10,6% a 9,49 milioni di dollari.