Gesù, Giuseppe e Maria, il bue e l’asinello davanti a un muro di cemento, con uno spiraglio di luce che viene da un buco simile a quelli dei colpi di mortaio. E’ il presepe firmato da Banksy che ha presentato la sua ultima opera anche sul suo profilo Instagram. Una natività “di guerra” quella del famoso street artist, allestita al Walled Off Hotel, l’albergo che ha voluto a Betlemme a pochi metri dalla barriera eretta da Israele per segnare la divisione con i territori palestinesi, dal forte valore simbolico.
Una protesta contro i muri del mondo, non solo quello che divide Israele e Palestina. Sul muro ci sono graffiti con le scritte “Amore” e “Pace” in inglese e francese. “Lui ha chiamato questa straordinaria opera d’arte ‘La cicatrice di Betlemme‘ (Scar of Bethlehem) – ha spiegato Wissam Salsaa, direttore dell’hotel – è un gioco di parolo tra scar, cicatrice, e star, la stella di Betlemme”. “Banksy prova a dar voce a chi non può parlare, solo questo, sta provando ad aiutare la nostra situazione con l’arte, per far arrivare la voce palestinese al mondo, sta creando un nuovo modello di resistenza attraverso l’arte”.