Scattano altri 626 vitalizi dei parlamentari. E i tempi per la riforma si allungano

La norma ha superato il vaglio della Camera e si appresta a varcare le ‘forche caudine’ del Senato

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Pesa anche il nodo tempi sui cosiddetti vitalizi dei parlamentari: la riforma del sistema pensionistico che, superato il vaglio della Camera, si appresta a varcare le ‘forche caudine’ del Senato, rischia di essere modificata e di tornare a Montecitorio e che, in ogni caso, ha sforato, nello scorcio di legislatura che sembra volgere al suo termine naturale, la data del 15 settembre. Una data a lungo ‘brandita’ dal Movimento 5 Stelle che piu’ volte ha chiesto il voto anticipato, prima di quel giorno, perche’ e’ proprio a meta’ mese che matura la pensione dei neo eletti di Camera e Senato. Secondo la riforma del 2012 del governo Monti, infatti, per maturare il diritto alla pensione servono 4 anni, sei mesi e un giorno di legislatura. Una riforma, quella dei regolamenti delle Camere del 2012, in cui il vitalizio e’ stato, di fatto, abolito per lasciare spazio ad un sistema di tipo previdenziale che la proposta di legge, a prima firma Matteo Richetti (Pd), vuole ulteriormente modificare, fra l’altro estendendo le nuove norme previste nel ddl anche agli ex eletti.[irp]

I parlamentari di prima nomina che il 15 settembre raggiungono il fatidico traguardo sono in tutto 436 alla Camera e 190 al Senato (se dalla somma si sottrae un senatore decaduto). A Montecitorio e a Palazzo Madama i neoeletti costituiscono un numero cospicuo nei vari gruppi, e sono oltre la meta’ del numero complessivo degli eletti. A partire da M5S dove sono tutti alla prima esperienza parlamentare: 88 alla Camera e 35 a Palazzo Madama. Ma tanti sono, nell’ordine delle centinaia, anche i nuovi volti del Pd su 283 componenti del gruppo dei deputati e si avvicinano a 70 in quello del Senato composto da 99 esponenti. Fra questi anche il presidente, Pietro Grasso. Molti deputati alla prima legislatura siedono alla Camera nel gruppo Misto, oltre una quarantina; 17 nel gruppo di deputati di Sinistra italiana e in quello di Forza Italia; anche nelle fila di Ap ce ne sono una decina, 8 in Scelta civica-Ala e 3 in Fratelli di Italia. New entry anche nelle fila della Lega Nord. A Palazzo Madama sono 8 in Mdp a figurare nell’elenco dei neo eletti sul sito del Senato, 16 in Forza Italia, 10 nel gruppo Autonomie e 5 nella Lega, 17 nel gruppo Misto, 6 in Ala e 12 in Gal, mentre in Ap sono i neo eletti sono undici.[irp]