Schianto Boeing a Teheran, 2 missili contro l’aereo ucraino abbattuto. Iran, ipotesi senza senso

9 gennaio 2020

Dopo Newsweek, anche la Cbs accredita la tesi dell’abbattimento del Boeing ucraino a Teheran. In particolare, secondo le fonti citate dall’emittente Usa, l’intelligence americana avrebbe intercettato segnali di due missili lanciati dagli iraniani, probabilmente degli SA-15, seguiti poco dopo da un’esplosione. L’ipotesi e’ che l’aereo sia stato colpito involontariamente. Per il responsabile dell’aviazione civile e viceministro dei Trasporti iraniano, Ali Abedzadeh, invece, l’ipotesi che il Boeing ucraino precipitato ieri a Teheran sia stato abbattuto da un missile e’ “senza senso”. “Diversi aerei interni e internazionali volavano nello spazio aereo iraniano nello stesso momento alla stessa altitudine” e non hanno avuto problemi, ha sottolineato il vice ministro iraniano.

Affermazioni che non convincono il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Non credo al guasto meccanico – dica il capo della Casa Bianca -. Ho i miei sospetti. Qualcuno potrebbe avere fatto un errore, dall’altra parte. Non ha nulla a che vedere con noi”, conclude Trump. Intanto, il governo britannico sta esaminando le notizie “molto preoccupanti” sull’aereo di linea ucraino precipitato ieri in Iran, dopo che responsabili di Kiev hanno dichiarato di non escludere l’ipotesi dell’abbattimento da parte di un missile. L’Ucraina, invece, sta indagando  sull’ipotesi che sia stato un missile a causare lo schianto del Boeing 737-800 della Ukraine International Airlines poco dopo il decollo a Teheran. Lo scrive la Cnn, citando il capo del consiglio ucraino per la sicurezza nazionale e la difesa, Oleksiy Danilov. Danilov ha scritto su Facebook che oggi si svolgerà un incontro con le autorità iraniane, dove “sono allo studio” varie ipotesi sulle cause dell’incidente.

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Queste includono la teoria secondo cui l’apparecchio sarebbe stato colpito da un missile antiaereo, secondo sempre lo stesso Danilov. Oltre ad un guasto tecnico, altre teorie in esame sono che l’aereo si sia scontrato con un drone o un “altro oggetto volante”; problemi tecnici al motore che potrebbero aver innescato una esplosione o, infine, un’esplosione provocata da un atto terroristico. Intanto, il rapporto iraniano sul disastro aereo riferisce che l’equipaggio del Boeing 737 non ha mai effettuato una chiamata radio per chiedere aiuto e stava cercando di tornare all’aeroporto quando l’aereo è precipitato. Ricordiamo che il Boeing 737-800 dell’Ukrainian International Airlines si è schiantato subito dopo il decollo dall’aeroporto internazionale di Teheran, disastro che ha provocato la morte di tutte le 176 persone a bordo. Sul volo PS752, decollato alle 6.12 ora di Teheran, c’erano anche tre cittadini britannici, oltre a 82 iraniani, 63 canadesi, 11 ucraini, 10 svedesi, 4 afgani e 3 tedeschi.

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