Schifani si mette le mani in tasca, chi ha quest’Isee riceve immediatamente 5mila euro: gli aiuti adesso sono davvero concreti | Basta una domandina

Reddito di povertà - (pexels) - ilFogliettone.it
Un aiuto concreto per le famiglie a basso reddito in difficoltà, la Sicilia arriva tra le prime regioni a concedere questo contributo.
La Regione Sicilia ha ufficialmente attivato il Reddito di Povertà, un contributo economico una tantum destinato alle famiglie in difficoltà economica. Il decreto dell’Assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, pubblicato il 13 febbraio, stabilisce criteri, tempistiche e modalità di erogazione. Il contributo può arrivare fino a un massimo di 5.000 euro per nucleo familiare ed è a fondo perduto.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 febbraio fino al 15 aprile, esclusivamente online sulla piattaforma che sarà attivata nei prossimi giorni. La gestione del fondo è affidata all’Irfis. Per il Reddito di Povertà sono stati stanziati 30 milioni di euro. L’erogazione seguirà una graduatoria basata su criteri economici e sociali. La priorità sarà data a famiglie con minori, persone in condizioni di disagio e nuclei monogenitoriali. Possono richiedere il contributo i residenti in Sicilia da almeno 5 anni con un Isee 2023 inferiore a 5.000 euro.
Il contributo è suddiviso in tre fasce: 5.000 euro per chi supera i 30 punti, 3.500 euro per chi arriva fino a 30 punti e 2.500 euro per chi ha un punteggio fino a 20 punti. Il punteggio massimo (10 punti) è assegnato a chi ha un Isee tra 0 e 1.500 euro. Si ottengono 8 punti con un Isee fino a 3.500 euro e 6 punti fino a 5.000 euro. Sono previsti ulteriori punti per i componenti della famiglia (fino a 9 punti), per ogni figlio minorenne (2 punti aggiuntivi) e per chi vive in affitto (5 punti).
Chi vive una condizione di disagio sociale, come ragazze madri, donne vittime di violenza o vedove con figli, riceverà 8 punti aggiuntivi. A parità di punteggio, la priorità sarà data alle famiglie con più figli minori e, in caso di ulteriore parità, a chi si trova in condizioni di disagio sociale.
Il presidente della Regione Renato Schifani: “Nessuno si senta abbandonato”
“Questo contributo – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani, che ha fortemente voluto il provvedimento – rappresenta un aiuto per le famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Il nostro obiettivo è fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato“.
Poi aggiunge : “Sappiamo che l’aumento del costo della vita, unito alle difficoltà lavorative, sta mettendo in crisi molte famiglie, per questo motivo abbiamo voluto rendere questa misura accessibile nel modo più semplice, attraverso una piattaforma online intuitiva e con il supporto di un call center dedicato. Questo intervento non è solo un sostegno economico, ma un segnale di vicinanza da parte delle istituzioni regionali. Continueremo a lavorare per individuare soluzioni strutturali che possano garantire maggiore stabilità economica e sociale alle famiglie siciliane. Il nostro impegno è chiaro: nessuno deve essere lasciato indietro“.

Attività socialmente utili per i beneficiari
I destinatari del contributo potranno essere impiegati in attività socialmente utili, compatibilmente con il loro stato di salute. I Comuni di residenza, in accordo con la Regione, definiranno le modalità di partecipazione a queste iniziative.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa misura per garantire un sostegno immediato alle famiglie siciliane più vulnerabili. L’iniziativa non è solo un aiuto economico, ma anche un impegno concreto delle istituzioni per trovare soluzioni strutturali che offrano maggiore stabilità economica e sociale.