Lo studio del team cinese è stato prima sottoposto ai prestigiosi giornali Nature e Science, ma questi si sono rifiutati di pubblicarlo per motivi etici. Così hanno deviato suProtein&Cell, una rivista di più basso profilo. “Dobbiamo fermare questa ricerca e assicurarci che ci sia stata un’ampia e fondata discussione su quale direzione dobbiamo prendere” ha commentato il biologo britannico Edward Lanphier a Nature. I 16 ricercatori, per il loro studio, hanno utilizzato embrioni problematici gettati dagli ospedali, o ovuli fecondati da sperma multiplo, che erano stati usati da scienziati nei laboratori di tutto il mondo per decenni perché mai avrebbero portato a nascite. Secondo Zhao Shimin, biologo dell’UniversitàFudan di Shanghai, proprio per questo motivo lo studio non presenterebbe problemi etici. “Hanno fatto solo esperimento su embrioni non utilizzabili. La ricerca è lontana dall’applicazione clinica o dall’uso commerciale. L’uso di DNA umano è ora inevitabile, la tecnologia è stata usata sulle piante, sugli animali e il prossimo passo sarà umano”, ha affermato ancora lo scienziato. Zhao, tuttavia, non si nasconde che l’editing genetico presenti dei rischi.
“Cambiare una sequenza potrebbe portare a problemi inattesi che potrebbero passare di generazione in generazione, innescando difetti o malattie” spiega lo scienziato al Scmp. “Anche se questi studi vanno permessi – ha aggiunto – devono essere strettamente tenuti dentro i laboratori, Un uso massiccio e incontrollato dell’editing del DNA potrebbe portare all’estinzione della razza umana”. Il rischio è proprio quello che, alla fine, queste ricerche portino al tentativo di “progettare il bambino perfetto”, come ha evidenziato a marzo in un allarmato articolo la stessa rivista del Massachusetts Institute of Technology. Sempre a marzo, alcune un gruppo industriale che opera nella genetica ha chiesto una completa moratoria degli esperimenti di questo tipo che vengono effettuati in Cina, dove è maggiore la libertà per i ricercatori di utilizzare gli embrioni, affermando che, di questo passo, si rischia di aprire le porte all’eugenetica. Su Science un gruppo di scienziati, tra i quali due premi Nobel, hanno chiesto un summit nel quale vengano definiti i limiti di questo tipo di ricerche.