Alcuni dei laghi furono coperti dall’oceano, mentre l’acqua salata entrò in altri bacini, riducendo ancora le riserve disponibili. Il capo delle ricerca, il professor Russell Graham, della Pennsylvania State University, ha spiegato: “mentre gli altri laghi si prosciugavano, gli animali si raccoglievano attorno agli ultimi pozzi rimasti. Si muovevano, distruggendo la vegetazione, come accade con gli elefanti moderni. I sedimenti dell’erosione cadevano nei pozzi, inquinando ulteriormente l’acqua. I mammut contribuivano così allo loro stessa estinzione”. Senza pioggia o neve sufficienti a riempire di nuovo i laghi i mammut potrebbero essere morti in tempi rapidi. “Sappiamo che gli elefanti di oggi bevono tra i 70 e i 200 litri al giorno” ha detto Graham. “Riteniamo che i mammut facessero lo stesso. se un pozzo si fosse prosciugato per un solo mese sarebbe bastato a ucciderli”. I ricercatori dicono che il cambiamento climatico in atto oggi potrebbe avere un impatto simile sulle piccole isole, minacciando le riserve di acqua potabile e di conseguenza la vita di animali e uomini. Gli ultimi mammut al mondo vissero sull’isola di Wrangel, nell’Artico russo, e si estinsero 4.000 anni fa.