Saranno sistemati nelle piazze di sei citta’ siciliane mercoledi’ 22 ottobre, i gazebo per la raccolta firme a favore della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Fit Cisl nazionale, che ha l’obiettivo di introdurre nel settore dei trasporti il cosiddetto ‘sciopero intelligente’. Un’iniziativa che mira a coinvolgere cittadini, pendolari e lavoratori su tutto il territorio nazionale, per raccogliere le 50 mila firme necessarie. L’obiettivo e’ ridurre gli effetti negativi degli scioperi in un settore cosi strategico e fondamentale per utenti e lavoratori. Dalle 9 alle 18 la raccolta si svolgera’ in diverse piazze e nelle sedi delle stazioni centrali. Tappa a Caltanissetta in piazza Umberto I, a Catania in piazza Stesicoro, a Palermo, Messina, Siracusa e Trapani nelle sedi delle stazioni ferroviarie. Il 23 ottobre ad Enna all’autostazione di viale Diaz. Il 19 novembre nuovi appuntamenti in tutte le citta’ fra le quali Palermo a piazza Politeama. Il 20 alla stazione centrale di Agrigento, infine ad Enna in piazza Umberto I.
Con la proposta di legge della Fit-Cisl lo sciopero diventa “intelligente”: le aziende non riceverebbero i contributi regionali relativi al giorno di sciopero, le somme verrebbero invece versate a favore dei fondi bilaterali di gestione delle crisi occupazionali. Inoltre i cittadini viaggerebbero gratis nelle fasce orarie dei servizi minimi garantiti e i pendolari otterrebbero un rimborso per i giorni di sciopero, erogato come sconto al rinnovo dell’abbonamento. “Spesso gli effetti degli scioperi ricadono solo su utenti e lavoratori e non incidono sulla vertenza – spiega Amedeo Benigno Segretario Fit Cisl Sicilia -, le aziende infatti incassano comunque i contributi pubblici e i ricavi di abbonamenti e biglietti, ma risparmiano sui carburanti e sugli stipendi dei lavoratori. In Sicilia si prepara un autunno caldo per via delle vertenze sulle ferrovie, sul Tpl, sul trasporto aereo e su quello marittimo, dove assistiamo a continui tagli. Per questo risulta fondamentale tutelare utenti e lavoratori”.