Partiranno domani le selezioni dei quindici lustrascarpe che Confartigianato cerca per far rivivere l’antico mestiere a Palermo e offrire nuove opportunità di lavoro. Più di settanta le candidature ricevute dopo l’invito del presidente Nunzio Reina a inviare il proprio curriculum. Tra chi si è proposto, soprattutto diplomati e molti laureati. I candidati provengono da ogni parte della Sicilia e domani saranno in 35 a presentarsi alle 17 presso la sede di Confartigianato in via Laurana. Il secondo gruppo sarà valutato l’1 febbraio. Un successo inaspettato che forse fotografa tutta la difficoltà del mercato del lavoro siciliano.
Del resto Sciuscià – che è anche il titolo del capolavoro neorealista di Vittorio De Sica – è un termine che indica i lustrascarpe – ragazzini per lo più – del dopoguerra. E l’economia dell’Isola non appare affatto liberata dalle macerie della crisi degli ultimi anni. Almeno dieci saranno le postazioni nei punti nevralgici della città. Chi verrà scelto farà parte di una cooperativa le cui spese saranno sostenute dall’associazione. I selezionati saranno poi formati da storici artigiani con un corso gratuito. Confartigianto chiederà al Comune l’autorizzazione per collocare le varie postazioni che si prevedono sotto i portici di via Ruggero Settimo, in via Libertà, piazza Castelnuovo, via Emerico Amari, piazza San Domenico, piazza Borsa, piazza Verdi, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e stazione centrale. “Siamo felici di aver ricevuto tale riscontro – dice Reina – la nostra idea è stata accolta con entusiasmo, a dimostrazione che gli antichi mestieri non sono stati dimenticati. Contiamo in tempi brevi di poter permettere ai nuovi lustrascarpe di iniziare a lavorare, prima dovranno seguire un corso di formazione necessario per intraprendere questa preziosa attività”.