Sclerosi multipla: nuove opzioni terapeutiche per i pazienti

Via libera a Siponimod e Siponimod. Obiettivo rallentare la progressione della malattia VIDEO

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Notizie positive per le persone con sclerosi multipla che potranno presto avvalersi di nuove terapie per rallentare la progressione della malattia. AIFA ha infatti dato il via libera alla rimborsabilità di Siponimod, prima terapia orale, indicata per malattia con segni di attività, mentre EMA ha autorizzato Ofatumumab, trattamento mirato alle cellule B indicato per pazienti adulti con sclerosi multipla recidivante.

La sclerosi multipla è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale e può causare l’interruzione dei segnali tra il cervello, il midollo spinale e i nervi ottici, portando a una vasta gamma di sintomi. Secondo la più vasta indagine globale sulla malattia, le malattie neurologiche, di cui la sclerosi multipla fa parte, sono tra le più impattanti nella popolazione italiana e si posizionano come la terza causa di morte, dopo le patologie cardiovascolari e i tumori, e la terza causa di disabilità.

Come spiega Gioacchino Tedeschi, presidente della Società Italiana di Neurologia e Direttore della Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia A.O.U. – Università “Luigi Vanvitelli” di Napoli: “La sclerosi multipla è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale e ovviamente non può non avere un impatto sulla qualità della vita delle persone, perché nella grande maggioranza dei casi le lesioni determinano poi delle conseguenze neurologiche che sono le più varie poiché dipendono dalla localizzazione delle lesioni”.

La grande novità è quella del Siponimod, vera novità per i pazienti italiani, perché Ofatumumab, l’altro farmaco ancora non è approvato in Italia. Siponimod è il primo farmaco – per giunta si può somministrare per via orale e questo è un grande vantaggio per il paziente – che ha dimostrato di essere efficace in uno studio pubblicato su Lancet, nel rallentare la progressione della malattia, il passaggio verso una forma secondariamente progressiva. Anche se non in tutte le forme secondariamente progressive. E’ un altro farmaco che si aggiunge all’armamentario che i neurologi hanno a disposizione per rallentare il passaggio verso la forma secondariamente progressiva della malattia.

Secondo l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, oltre 126mila persone in Italia sono costrette a convivere con il decorso cronico della malattia. Per questo l’obiettivo è intraprendere un percorso terapeutico adeguato e specifico per la propria forma di sclerosi multipla per rallentarne la progressione e ridurre la disabilità, al fine di migliorare la propria qualità di vita. “Tutto questo sta cambiando anche l’approccio al paziente che sta diventando sempre più personalizzato. Perché un paziente che ha dei fattori prognostici non positivi può essere candidato può essere candidato alla terapia con questi nuovi farmaci anche se non rispecchia tutte le caratteristiche che Aifa ci ha raccomandato di seguire.

“L’altro vantaggio che questi farmaci stanno dimostrando è quello della praticità delle somministrazioni, Siponimod è somministrabile via os e Ofatumumab è somministrato al domicilio del paziente e questo porterà a un minor carico sui Centri che per seguire i pazienti con farmaci così complessi, hanno visto un aumento del loro carico lavorativo. Inoltre, per quanto finora risultato dai trials clinici, parliamo di farmaci dal profilo di sicurezza inaspettatamente positivo. I lavori di registrazione sulla sicurezza dei trattamenti ci rassicurano moltissimo e questo è un messaggio che volentieri trasferiamo ai nostri pazienti”.