Scomparsa da 17 anni, ossa trovate non sarebbero umane

Ad Orbassano in corso l’esame per ricavare il Dna

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Non sarebbero ossa umane quelle ritrovate ieri a Settimo Torinese, nel giardino dell’abitazione del vedovo di Samira Sbiaa, la donna originaria del Marocco scomparsa nel 2002. Ad un primo esame si tratterebbe di frammenti di ossa di equino o di bovino. Lo riferisce una fonte qualificata.

La procura di Ivrea (Torino), che indaga sul caso, ha affidato alla dottoressa Monica Omodei del laboratorio anti doping di Orbassano (Torino) l’esame per ricavare il Dna dai frammenti ossei, che ieri sono stati recuperati dai militari della Sezione investigazioni scientifiche del Comando provinciale dei carabinieri di Torino. La giovane era scomparsa nel nulla nel 2002 quando aveva 32 anni e faceva la casalinga. A ritirare fuori il caso recentemente è stata la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. Il marito Salvatore Caruso, 68 anni, ex guardia giurata, è indagato per omicidio.