Sconfitte e veleni, la Roma finisce tutti contro tutti

‘La Repubblica’ svela trame Trigoria. Societa’: “Quadro distorto”

DE-ROSSI-TOTTI

Del nuovo allenatore e del prossimo direttore sportivo ancora non ci sono tracce, in compenso sconfitte, polemiche e veleni fanno ormai parte della quotidianita’ giallorossa. La Roma che appena un anno fa si era issata a un passo dalla finale di Champions League non c’e’ piu’. Sparita sul campo e a Trigoria, dove chi adesso programma il futuro si trova a dover fare i conti con un recente passato fatto di rivolte, ricatti e trame di spogliatoio secondo quanto rivelato da ‘La Repubblica’. Nell’inchiesta pubblicata dal giornale si da’ conto infatti di come Daniele De Rossi e altri tre senatori della squadra (Dzeko, Manolas e Kolarov) avrebbero fatto pressione per mandare via Francesco Totti, Monchi ed Eusebio Di Francesco poiche’ scontenti dell’andamento della stagione e di alcune mosse di dirigenti e allenatore.

L’articolo riporta innanzitutto il malcontento di De Rossi – ora in vacanza a Tokyo con la moglie dopo la partita d’addio dello scorso weekend col Parma – per l’acquisto di Nzonzi, che riteneva un suo doppione. L’ex capitano, secondo quanto ricostruito dal quotidiano, si sarebbe arrabbiato al punto da chiedere alla dirigenza attraverso il suo agente la rescissione del contratto e, in un momento di collera, avvisarla con la frase: “Se non risolviamo la cosa, vi faccio arrivare decimi”. Nell’inchiesta del quotidiano viene poi riportato il contenuto di una email dello scorso dicembre inviata a James Pallotta dal preparatore atletico Ed Lippie (uomo di fiducia del presidente americano) dal quale emerge il malessere della squadra nei confronti di Di Francesco, Monchi e Totti. Le fonti di Lippie sono il fisioterapista Damiano Stefanini, molto legato a De Rossi, e il medico sociale Riccardo Del Vescovo, il piu’ convinto che la Roma debba essere “detottizzata”.

Entrambi vengono allontanati dopo l’eliminazione dalla Champions col Porto assieme al tecnico e al ds spagnolo. Monchi e Del Vescovo, interpellati dall’Ansa, hanno preferito un commento laconico. “Adesso lavoro al Siviglia e ho gia’ tanti ‘casini’. Pero’ non capisco la genesi di questa storia, perche’ io questi giornalisti non so chi siano e non li ho mai incontrati” le parole dell’ex ds, che fanno il paio con quelle del medico: “Io sono sempre a favore della societa’ e delle sue direttive. Non voglio fare commenti, ma sono molto rispettoso di tutto cio’ che gira intorno alla societa’ As Roma”. Societa’ che invece, tramite una nota, ha preso “le distanze dalla ricostruzione” apparsa su Repubblica, specificando di ritenere “che non sia attendibile trasformare in fatti eventuali opinioni espresse da terzi, e riportate a terzi, delineando in questo modo un quadro distorto e totalmente distante dalla realta’”.