Sconto o inganno? Ecco cosa devi sapere sui saldi invernali di quest’anno

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Con l’inizio dei saldi invernali 2025, che prenderanno ufficialmente il via il 4 gennaio in tutte le regioni italiane, i consumatori si preparano a una delle tradizioni più attese dell’anno. Quest’anno, sebbene ci siano diverse incertezze economiche, i saldi rappresentano ancora una forte opportunità di acquisto per milioni di famiglie. L’indagine condotta da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research ci fornisce uno spunto interessante sulle dinamiche di acquisto che caratterizzeranno questa edizione dei saldi. Analizziamo, dunque, le principali tendenze, i comportamenti d’acquisto e le previsioni di spesa in un contesto di cambiamenti economici e sociali.

Cosa cercano gli italiani

Sei italiani su dieci si preparano a sfruttare i saldi invernali per fare acquisti scontati. Un dato interessante emerge dal fatto che quasi il 49% degli acquirenti intende approfittare di questa occasione per acquistare un articolo che desidera da tempo, con una maggiore propensione tra i consumatori più giovani. L’anno scorso, la percentuale di chi si preparava a spendere di più era del 20,2%, ma nel 2025 questa è aumentata al 22,1%, un segnale di un ritorno alla spesa nonostante le difficoltà economiche globali.

Inoltre, i consumatori italiani si dividono tra acquisti nei negozi fisici e online: il 68% degli acquirenti si prevede che acquisterà sia in negozi tradizionali che su piattaforme digitali. La crescita dell’e-commerce non sembra fermarsi, ma il negozio fisico rimane la scelta preferita.

Le categorie di prodotto più acquistate

La categoria di prodotto che continua a dominare la scena dei saldi invernali è senza dubbio l’abbigliamento. Con il 93,9% degli italiani pronti ad acquistare capi di vestiario, questa rimane la principale spesa durante i saldi. Seguono le calzature (76%) e la biancheria intima (40,7%).

Maglioni, giacche e scarpe sono tra gli articoli più ambiti, mentre c’è una riscoperta del denim, che torna in auge nei negozi di moda. Nonostante una leggera flessione dei consumi in alcuni settori, l’abbigliamento rimane un pilastro durante la stagione dei saldi, soprattutto per coloro che vogliono rinnovare il guardaroba in vista dei mesi più freddi.

L’impatto delle nuove abitudini di acquisto

Il cambiamento climatico ha avuto un impatto diretto sulle abitudini di acquisto degli italiani. Il 55% degli intervistati ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini di acquisto a causa di fenomeni legati al clima, come la variabilità delle temperature stagionali. Le aziende del settore moda, infatti, hanno riferito ritardi nella domanda di abbigliamento invernale, con il 77,6% delle imprese che ha segnalato un rallentamento nelle vendite rispetto agli anni precedenti.

Questi cambiamenti hanno spinto i consumatori a fare scelte più consapevoli, riducendo gli acquisti impulsivi e concentrandosi solo su ciò che è veramente necessario. Il 53% degli acquirenti, infatti, ha affermato di acquistare durante i saldi solo ciò di cui ha effettivamente bisogno.

Le previsioni di spesa

La previsione di spesa per i saldi invernali 2025 è di circa 4,9 miliardi di euro, con 16 milioni di famiglie che si dedicheranno allo shopping “scontato”. Ogni italiano spenderà mediamente 138 euro, con una spesa complessiva che sfiora i 5 miliardi. Tuttavia, le previsioni del Codacons sono meno ottimistiche: l’associazione stima che il giro d’affari non supererà i 4 miliardi, in calo rispetto ai livelli di spesa pre-Covid, quando i saldi invernali superavano i 5 miliardi di euro.

I fattori che contribuiscono a questa contrazione sono vari, tra cui la stanchezza dei consumatori dopo le spese natalizie e la crescente tendenza ad anticipare gli acquisti già durante la settimana del Black Friday. Nonostante queste previsioni, i saldi rimangono comunque un’occasione per fare affari su prodotti desiderati.
Sconti e ribassi: quali prezzi aspettarsi? Le analisi effettuate dall’Unione Nazionale Consumatori sui ribassi praticati dai commercianti mostrano che gli sconti di quest’anno sono in leggero calo rispetto a quelli dell’anno scorso.

Per l’abbigliamento e le calzature, lo sconto medio è del 17,6%, in diminuzione rispetto ai saldi estivi del 2024. Per l’abbigliamento, il calo medio dei prezzi si attesta al 18%, con una diminuzione delle offerte su indumenti e accessori rispetto allo scorso anno. Le calzature, tuttavia, segnano un leggero rialzo negli sconti, passando dal 16,2% al 16,3%. I consumatori dovranno quindi fare attenzione a confrontare i prezzi, per non incorrere in sconti meno vantaggiosi di quanto appaiano a prima vista.

Come fare scelte consapevoli

Gli esperti consigliano di fare acquisti consapevoli durante i saldi. Prima di lanciarsi nello shopping, è fondamentale stilare una lista di ciò che manca davvero nell’armadio, evitando acquisti impulsivi. Monitorare il prezzo iniziale e la reale percentuale di sconto può fare la differenza tra un buon affare e un’illusione di risparmio.

La sostenibilità sta diventando un tema centrale anche nelle scelte di acquisto. Un terzo degli italiani valuta l’impatto ambientale dei prodotti, mostrando una crescente attenzione verso un consumo responsabile e attento all’ambiente.

Social e prezzi online

Nonostante l’aumento della propensione all’acquisto online, i social network non giocano più un ruolo centrale come in passato. Solo il 31,4% degli utenti utilizza i social per cercare articoli in saldo, una percentuale in calo rispetto al 37% del 2024. I consumatori italiani, inoltre, non si limitano a fare acquisti: ben il 55% dei partecipanti ha dichiarato di confrontare i prezzi online prima di finalizzare un acquisto. Un comportamento che evidenzia un maggiore interesse a ottenere il miglior affare possibile.

I saldi invernali 2025 si prospettano come un’opportunità significativa per i consumatori italiani di acquistare prodotti desiderati a prezzi più bassi, ma anche come un momento di riflessione sul consumo consapevole. Tra una spesa media che sfiora i 5 miliardi di euro e previsioni economiche non sempre favorevoli, l’importante è fare acquisti ponderati, tenendo conto della qualità, della necessità e, soprattutto, dell’impatto ambientale. Come sempre, il saldo non è solo una questione di prezzo, ma di valore duraturo.