Scontri e avvicinamenti, la “Beautiful” di Fi alla corte del Cav

Puo’ sembrare una Beautiful politica: gente che litiga, si riappacifica e poi si scontra ancora. Forse piu’ semplicemente e’ il racconto di quello che puo’ accadere in un partito che nel giro di qualche anno e’ passato dal governo a cercare di mantenere consensi a doppia cifra. Niente di nuovo per i palazzi romani, se non fosse che quel partito e’ Forza Italia e che e’ sempre stato abituato a seguire intuizioni, strategie e indicazioni di una e una sola persona: Silvio Berlusconi (foto). Dal 2010 ad oggi quel partito, compresa la sua evoluzione nel Pdl, ha subito gia’ due scissioni: quella di Fini e quella di Alfano. Ma ci sono alcune dinamiche di avvicinamento e allontanamento che si sono determinate nell’ultimo anno, a volte senza guadagnare gli onori delle cronache, e che hanno contribuito a ridisegnare la geografia interna del partito azzurro.

L’ultima, in ordine di tempo, e’ quella che sembra coinvolgere in prima persona Denis Verdini che ora vede mettere in discussione il suo ruolo di mediazione sul patto del Nazareno. Le indiscrezioni vogliono che quel posto sia nei desiderata di Paolo Romani. Silvio Berlusconi si e’ affrettato a negare che ci siano attriti con l’ex coordinatore e lo ha anche abbracciato nel corso di una riunione. Eppure, qualcosa di vero ci sarebbe e a dimostrarlo c’e’ il nervosismo degli uomini a lui piu’ vicini. Non si tratterebbe tuttavia di problemi legati alle sue traversie giudiziarie, che non avrebbero colto nessuno di sorpresa. Di mezzo ci sarebbe soprattutto la volonta’ di ridurre la sua sfera di influenza. Una volonta’ che gli uomini vicini a Verdini fanno risalire al cosiddetto cerchio magico, o come preferisce chiamarlo Maria Rosaria Rossi, “il cerchio intorno al magico”. Eppure da un po’ di tempo l’esponente toscano era decisamente in linea con il suddetto inner circle. Non era sempre stato cosi’: ai tempi della scissione con Alfano, per esempio, Verdini era tra i maggiori sponsor della frattura insieme a Raffaele Fitto (foto).

Ci fu anche uno scontro verbale molto acceso con Francesca Pascale. Dopo quella battaglia comune, pero’, le strade del senatore azzurro e dell’ex governatore della Puglia si sono divise. L’attuale europarlamentare, che puo’ contare su una trentina di fedelissimi, da quel momento ha sempre chiesto che Forza Italia avesse una linea di forte opposizione al governo Renzi e, di fatto, si e’ collocato a capo di quella che puo’ essere in tutti i modi definita la minoranza azzurra. Addirittura oggi, insieme a Capezzone, Fitto fara’ una conferenza stampa per presentare delle proposte emendative alla legge di stabilita’: un segnale chiaro del fatto che non intende rinunciare alla sua battaglia nonostante lo scontro avuto con Berlusconi nell’ultima Direzione del partito. Da quel momento, lo stesso Fitto si sarebbe riavvicinato al suo (ex?) nemico Angelino Alfano con il quale avrebbe aperto un canale di dialogo per le Regionali in Puglia, a dispetto del veto posto dal Cav. Altro ricollocamento riguarda Mara Carfagna: prima invisa a Francesca Pascale e vicina a Raffale Fitto, ora sarebbe tornata di casa a palazzo Grazioli tanto da ottenere la guida del Dipartimento per i diritti civili, tema caro alla fidanzata del “Capo”. Una serie di allontanamenti e riavvicinamenti, insomma. Sara’ anche per questo che in molti tra i parlamentari continuano a porsi una domanda: ma qual e’ la posizione di Berlusconi?

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