Scontro al vetriolo Conte-Renzi. “Venga a Palermo senza scorta”. “Sei un mezzo uomo”
Il leader di Italia Viva telefona a Lamorgese, allerta per il senatore a Palermo
Volano gli stracci tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva durante un incontro elettorale a Genova ha preso di petto il numero uno del Movimento 5 Stelle: “Conte ha fatto cadere il governo perché altrimenti il M5s sarebbe scomparso nel 2023. Oggi dice a Palermo ‘Renzi venga qui senza scorta a dire che vuole togliere il reddito di cittadinanza’. È un linguaggio clientelare, sta facendo voto di scambio. Cosa stai facendo Conte? Stai minacciando la violenza fisica? Ti devi vergognare Conte. È incredibile questo modo di fare, Conte sei un mezzo uomo. Questo è un linguaggio da mafioso della politica”.
Non si è fatta attendere la replica del capo del M5s. “Non ho minacciato nessuno – ha detto Giuseppe Conte -. Non vorrei che Renzi cedesse a furbizie di sorta e ribaltasse l’ordine delle cose. Lui ha voluto leggere il mio come un invito alla violenza, in realtà io l’ho invitato a confrontarsi senza filtri con le persone, soprattutto con i percettori di reddito, perché sta facendo una battaglia contro i poveri”. “Il mio è solo un invito a confrontarsi con la realtà piuttosto che a stare nei palazzi a fare una battaglia contro i poveri”.
Intanto, una nota di Italia Viva fa sapere che “il senatore Matteo Renzi ha telefonato alla ministra degli interni Luciana Lamorgese per esprimerle il vivo disappunto per le dichiarazioni minatorie rilasciate oggi da Conte ad Agrigento in vista della visita a Palermo di domani. Da qualche ora i social di Renzi sono letteralmente subissati di minacce di morte e violenza fisica. Renzi ha dunque chiesto particolare attenzione all`ordine pubblico per l`evento pubblico di domani a Palermo”.
A sostegno di Renzi, arriva una dichiarazione del compagno di lista, Carlo Calenda: “Un ex Presidente del Consiglio che invita un suo predecessore a venire senza scorta a parlare ai percettori del Reddito di cittadinanza, sottinteso ‘così te le danno’ – ha detto il leader di Azione -. Direi una variante Emiliano del ceppo Di Battista. Pensa a come correggere gli sprechi di uno strumento pagato da tutti i cittadini, non regalato da te”.