Scontro aperto Toti-Forza Italia per candidati in Liguria

No a paracadutati Cesa e Ronzulli, al lavoro per evitare rottura

giovannitoti

Giovanni Toti, il ‘modello Liguria’, gli assessori regionali Marco Scajola e Ilaria Cavo da una parte; Silvio Berlusconi, i suoi fedelissimi, le logiche di partito piu’ che di coalizione e i paracadutati Lorenzo Cesa e Licia Ronzulli dall’altra. E’ scontro aperto in Forza Italia. La sfida si gioca al telefono tra Roma, piazza De Ferrari, sede della Regione, e Arcore. Qui, durante un confronto tra Berlusconi e Niccolo’ Ghedini, sono state stoppate le candidature degli assessori liguri di Forza Italia Scajola e Cavo. Ad Arcore e’ stato detto no alle candidature per chi ora ricopre un incarico amministrativo. In questo veto c’e’ chi vede un preciso attacco alle possibili mire di futura leadership di Forza Italia da parte del governatore ligure. Un attacco non tanto o solo direttamente da Berlusconi, la cui leadership almeno a parole non e’ mai stata messa in discussione dal suo ex delfino, quanto dai suoi fedelissimi che vedono con timore il crescente successo di Toti e la sua vicinanza a Matteo Salvini. Le diplomazie sono al lavoro per cercare una mediazione che eviti una dolorosa rottura tra l’unico governatore di Forza Italia e il partito.[irp]

Toti in queste ore ha minacciato di far saltare il banco. Il punto di caduta potrebbe essere la candidatura di Angelo Vaccarezza, capogruppo di FI in Consiglio regionale, considerato vicino a Toti, e una donna alla Spezia, Manuela Gagliardi, vicesindaco della citta’ strappata al Pd. Nessuna discussione su Roberto Bagnasco, berlusconiano e amico del governatore e sui capolista Sandro Biasotti e Roberto Cassinelli, forzisti della prima ora ma fin dall’inizio allineati alle scelte di Toti. Un gesto per tenere a freno Toti potrebbe essere quello di assegnare l’ultimo collegio disponibile all’ex direttore di Panorama Giorgio Mule’, uomo vicino a Marina Berlusconi, collega di Toti e amico da sempre. Ma resta il tema del collegio assegnato all’Udc, rappresentato in Liguria da uomini che si sono opposti all’avventura di Toti. Il governatore avrebbe preferito un uomo vicino alla sua amministrazione e a Maurizio Lupi. Se da Roma il partito blindera’ un collegio con un nome sgradito la resa dei conti, si sussurra nel centrodestra ligure, ci sara’ nelle urne il 4 marzo.[irp]