Un passo avanti e uno indietro. Appena ieri il tavolo degli sherpa dei tre partiti si era riunito per fissare alcuni punti programmatici – tra cui l’election day – e oggi nel centrodestra scoppia una nuova bega. Anzi due. Il primo casus belli è la decisione di Forza Italia di non schierarsi a favore della legge Molteni che cancella lo sconto di pena per i reati gravissimi. “Sospendiamo qualsiasi tavolo e incontro con Silvio Berlusconi finché non avremo spiegazioni ufficiali, “è una vergogna, è l’ennesimo affronto alle donne e a tutte le vittime di violenza”, tuona Matteo Salvini. Il secondo nodo è l’appoggio a un Gentiloni bis in caso di stallo post elezioni annunciato dal leader azzurro durante la presentazione del libro di Bruno Vespa. In caso non si riuscisse a formare un esecutivo – dice – sarebbe giusto “proseguire con questo governo, per consentire alle forze politiche una campagna elettorale non brevissima” che possa durare “almeno tre mesi”.
Giorgia Meloni media e chiede che “entro Natale” ci sia un incontro chiarificatore dei tre alleati. Berlusconi preferisce non alimentare la polemica sulla legge Molteni. “Voglio prima incontrarmi” con il segretario della Lega, “di questo argomento non ne ho mai ragionato con lui, sono decisioni che sono state prese internamente ai gruppi”. Nei confronti del segretario del Carroccio il leader azzurro usa toni un po’ paternalistici. “Voi – spiega alla platea – sopravvalutate i capricci di Salvini. Questo suo dinamismo ha portato 10 punti alla Lega ma, ripeto, Salvini quando si siede ad un tavolo è una persona ragionevole capace anche di cambiare idea”. “Non ho dubbi – aggiunge – della possibilità di poter governare in modo serio e portare a termine la realizzazione del programma con l’accordo del segretario della Lega, della signora Meloni e della cosiddetta ‘quarta’ gamba”. E a proposito della quarta gamba, la presentazione è fissata per martedì anche se la data non è ancora stata ufficializzata. Non soltanto perché sono ancora in corso incontri e trattative, ma anche perché non c’è accordo su chi dovrebbe essere il frontman: ruolo a cui ambiscono sia Fitto che Lupi.