Non c’è pace all’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro guidata da Mimmo Parisi, il professore italo-americano voluto dal M5S per far incrociare domanda e offerta di lavoro e finito al centro di polemiche per la vicenda delle spese di rappresentanza. A creare ulteriori tensioni è stato un decreto del direttore generale Paola Nicastro, con il quale sono state sospese temporaneamente alcune linee di attività della controllata Anpal Servizi previste dal piano industriale. Un provvedimento, hanno denunciato First e Felsa Cisl, che riguarda la direzione studi e ricerche. “Proprio questa direzione – hanno riferito le due categorie cisline – negli ultimi mesi ha sviluppato importanti studi per sviluppare un nuovo sistema di incrocio domanda-offerta di lavoro. E’ stata inoltre soppressa tutta l`area dei sistemi informativi compromettendo le attività previste dal piano industriale, oltre che le piattaforme per la gestione, il pagamento e la rendicontazione delle linee progettuali in corso”.
Il decreto firmato dal dg dell’Anpal “impone la redistribuzione del personale su altri ruoli all`interno dell`azienda – hanno affermato i sindacati – snaturandone la professionalità. Tutto ciò oltre a essere grave per i colleghi, mina profondamente il nostro piano operativo con ovvie ripercussioni anche sul piano industriale recentemente approvato dal Cda di Anpal”. La conseguenza di ciò è che l`azienda ha deciso di sospendere momentaneamente il piano di assunzioni “non essendoci i presupposti e le garanzie per l`allocazione delle risorse previste nel nuovo quadro che si verrebbe a delineare”, hanno aggiunto First e Felsa “seriamente preoccupati per le imminenti scadenze dei contratti di collaborazione, che dovranno essere immediatamente prorogati come condiviso al tavolo di confronto istituzionale”.
I sindacati hanno inoltre chiesto un “pronto intervento” del ministero del Lavoro “per porre fine a questa storia infinita e avviare concretamente il percorso di stabilizzazione dei precari”. Parisi ha invece inviato una mail ai dipendenti per fare “alcune precisazioni” in merito al provvedimento del direttore generale. “Lo scorso 8 luglio – si legge – il Cda di Anpal ha finalmente approvato il piano industriale di Anpal Servizi 2020-22, che prevede la stabilizzazione dell`intero bacino di precari storici della società, in linea con l`accordo sindacale del 13 febbraio 2020”. Secondo il presidente dell’Anpal le assunzioni sono subordinate all`approvazione da parte dell`ente vigilante del piano industriale della società.
“Procedere all`assorbimento dei precari senza un piano industriale – ha sottolineato – sarebbe stato comunque impossibile, perché non si sarebbe garantita la sostenibilità finanziaria, organizzativa e occupazionale dell`intera operazione, come hanno evidenziato anche gli organi di controllo della società. Appena il Cda di Anpal ha approvato il piano industriale, la società ha ricevuto il decreto direttoriale che chiede di sospendere alcune rilevanti linee di attività di Anpal Servizi ed elimina di fatto alcune unità organizzative, così come approvate dal Cda. Stiamo quindi svolgendo a tempi di record le opportune verifiche per capire gli effetti di questo decreto. Nel frattempo – ha concluso Parisi – siamo stati costretti a sospendere temporaneamente la procedura di stabilizzazione dei precari già in atto e le proroghe, perché il decreto stravolge i piani di assunzione e i piani di proroga. Se togli una parte devi poi rimodificare il resto, visto che si tratta di un`unica procedura, da completare entro l`anno. Faremo di tutto perché questa sospensione sia rapidamente superata. Abbiamo attivato tutte le nostre risorse per capire come procedere senza compromettere in alcun modo la procedura di stabilizzazione e le proroghe dei contratti”.