Scoppia la pace nel Pd. Raciti: una nuova fase. Crocetta: ho voluto fare chiarezza
In settimana la bozza del Def, verso esercizio provvisorio. Cracolici convertito sulla via di Damasco: “Siamo classe dirigente che può ridisegnare l’Autonomia”
di Giuseppe Novelli
La quiete dopo la tempesta sembra regnare in casa Pd. Lo stesso segretario regionale dei Democratici in Siclia, Fausto Raciti, dopo aver innescato una guerra che ha tenuto in vita per settimane contro il suo compagno di partito, nonché governatore dell’Isola, Rosario Crocetta, afferma che “con la nascita del nuovo governo chiudiamo un lungo periodo faticoso segnato da un duro scontro al nostro interno e apriamo una nuova fase politica: il Pd oggi ha sulle spalle una responsabilità più grande”. Parole pronunciate dal cuperlino aprendo l’assemblea regionale dei democratici che s’è svolta oggi a Palermo.
“Abbiamo vissuto mesi in una battaglia profondamente politica – aggiunge Raciti – e non per questioni correntizie o posizionamenti per posti al sole ma per visioni di analisi differenti rispetto alle risposte del Crocetta bis”.In sostanza, “quel governo su cui ci siamo divisi non c’è più, è stato azzerato e questo ha permesso di aprire una nuova fase”.
Anche Crocetta ha partecipato all’assise, rinviando la sua partenza per Qatar. “Ci tenevo – ha tenuto a precisare – dopo mesi di litigi finalmente facciamo la pace”.
Il governatore ha evidenziato che “in genere i presidenti fanno i mediatori, io ho preferito ripartire da un processo di chiarezza, questo ci consente di edificare un nuovo edificio”. Ora per Crocetta “la grossa scommessa e’ come trasferire l’idea del nuovo inizio con la questione politica, la creazione del consenso e’ alla base di tutto per far trasformare la societa’ siciliana”. Il Crocetta Ter è già al lavoro. In settimana traccerà le linee del Def, mentre il governatore è sempre più convinto che si vada all’esercizio provvisorio “per avere il tempo di fare le cose con piu’ calma e serenita’ e non avere problemi con il Commissario dello Stato, come e’ accaduto l’anno scorso”.
Dopo essere stato mesi in prima linea contro Crocetta, anche il veterano Antonello Cracolici, sembra essersi convertito sulla via di Damasco: “Si riparte, abbiamo tre anni a disposizione per far innamorare i siciliani del progetto di risanamento e di rilancio della regione. Noi siamo la classe dirigente che e’ chiamata a ridisegnare l’Autonomia altrimenti c’e’ il rischio che venga spazzata via nell’ignominia generale e questo sarebbe un grave danno per la Sicilia e per le future generazioni”.