Scossa Ibra non basta a Milan, con Samp a San Siro
Svedese entusiasma ma rossoneri per terza gara di fila senza gol
Il Milan pareggia 0-0 contro la Sampdoria ed esce tra i fischi di San Siro. L’esordio di Ibrahimovic, entrato al 55′, non basta per invertire il trend rossonero: se il 2019 si era chiuso con lo 0-5 a Bergamo, il 2020 si apre senza la vittoria sperata davanti a Gordon Singer, presente in tribuna. “E’ mancata qualita’”, sintetizza Stefano Pioli sintetizza. “Volevamo vincere – spiega il tecnico del Milan – il risultato e’ deludente. Abbiamo fatto la partita, siamo riusciti ad arrivare tante volte nella loro area ma e’ mancata qualita’, non la voglia e la generosita’. La qualita’ deve arrivare da tutti i giocatori, serviva piu’ velocita’ di palla, abbiamo fatto solo il 70% dei passaggi precisi. Le qualita’ ci sono, stiamo pero’ vivendo un momento di scarsa fiducia”. Lo svedese ha giocato poco piu’ di una mezz’ora, non era al massimo fisicamente, ha tentato qualcosa, ma non vi e’ riuscito. Era quasi fatale che accadesse.
La verita’ e’ che il Milan non segna da tre partite, e’ al terzo pareggio interno, ha segnato solo 16 gol (meno di uno a partita) e peggio dei rossoneri hanno fatto Udinese, Sampdoria e Spal. E anche oggi, il Milan si e’ mostrato senza equilibrio, povero di idee e soluzioni: Piatek e Suso sono stati quasi fantasmi (ben contenuti dalla difesa doriana retta da Chabot e Colley), Krunic ha commesso troppi errori e Calabria e’ andato spesso in difficolta’. Paqueta’ (per cui ci sarebbe una trattativa con il Psg) gioca solo una decina di minuti, Bennacer e Hernandez sono fra i pochi sufficienti in una squadra che ha consentito numerosi contropiede alla Sampdoria. I liguri avrebbero potuto fare il colpo in trasferta se Gabbiadini avesse avuto freddezza in almeno tre occasioni, e alla fine lasciano San Siro con cinque ammoniti e gli infortuni di Ramirez e Depaoli (per la terza volta alla caviglia sinistra), che hanno bruciato due cambi nel primo tempo.
Quello piu’ atteso del pomeriggio arriva al 10′ della ripresa. Un boato saluta il ritorno in campo a San Siro di Ibrahimovic, 2.794 giorni dopo la sua ultima apparizione rossonera. Pioli lo inserisce per Piatek, con Leao al posto di Bonaventura per dare una spalla allo svedese, che in pochi minuti da’ la scossa all’attacco. A parte un paio di scatti, gioca al piccolo passo, ma la qualita’ dei colpi e’ limpida, peccato che Krunic e Leao non sfruttino i suoi assist. La superstar trentottenne sgrida il giovane portoghese, e applaude Suso mentre tutto San Siro lo fischia per l’ennesimo errore. Alla fine pare il piu’ arrabbiato per il pareggio, il quarto per il Milan in casa, dove ha superato solo Brescia e Spal. Troppo poco ancora per sperare di agganciare la zona Europa.