Scotto: uno, due, tre cazzotti in faccia e sangue dal naso

Aggredito ex deputato Articolo 1-Mdp che ha sporto denuncia all’arma dei carabinieri. Solidarietà bipartisan

Arturo Scotto

Il coordinatore nazionale ed ex deputato di Articolo 1-Mdp Arturo Scotto è stato vittima di un’aggressione durante i festeggiamenti del Capodanno a Venezia. E’ lo stesso Scotto a raccontare la vicenda: “Erano in 8, avevano fra i 20 e i 25 anni, c’era una ragazza. Urlavano: duce, duce e insultavano Anna Frank. Io ho detto loro di smetterla e sono passati dalle parole ai fatti, uno, due tre cazzotti in faccia, sangue dal naso. Poi sono scappati, col volto coperto”. L’ex deputato e attuale dirigente di Articolo Uno-Mdp, Arturo Scotto, la notte di Capodanno e’ stato aggredito mentre stava festeggiando in Piazza San Marco a Venezia, con la moglie e il figlio di 14 anni. E’ stato “pestato di brutto” anche “un ragazzo di venti anni – ha aggiunto Scotto – intervenuto per sedare la rissa”.


Stamattina, ha proseguito ancora Scotto, “mi sono tolto un peso e ho sporto denuncia all’arma dei carabinieri. Le forze dell’ordine e la magistratura si stanno adoperando per identificarli: piazza San Marco e’ una dei luoghi piu’ controllati del mondo. Li ringrazio davvero per il lavoro straordinario di queste ore. Per l’ex parlamentare “bisogna smetterla di pensare che sono ragazzate. Sono piccoli squadristi che si fanno forza nella logica del branco. Una cosa di cui preoccuparsi seriamente. Il fascismo e’ nato cosi’, esattamente all’alba degli anni venti del secolo scorso. Voglio ringraziare i tanti e le tante che mi hanno chiamato per la solidarieta’ e per condannare questi fatti. Siamo di piu’ di quelli che vogliono portare l’Italia indietro. E soprattutto Venezia che sta faticosamente rialzandosi in piedi dopo i fatti drammatici di piu’ di un mese fa. Una citta’ magnifica e accogliente. Che non sara’ mai sporcata da quattro fascistelli che agiscono impuniti e nell’anonimato. Non passeranno mai”.

È stata anche la moglie di Scotto, Elsa Bertholet a raccontare su Facebook quanto accaduto: “Capodanno a Piazza San Marco con marito e figlio grande, mezzanotte e un minuto: un gruppo dietro di me canta ‘Anna Frank sei finita nel forno’, mi giro: ‘Ragazzi basta!’, si mettono a urlare: ‘Duce, duce …..’ con la mano alzata. Si gira mio marito che prima non li aveva sentiti cantare: ‘Basta!!!!’ e boum si prende botte in faccia da vari lati, poi si mette di mezzo un ragazzo per aiutarci e picchiano pure lui, visibilmente abituati al fatto, poi fuggono come dei vigliacchi che sono. La polizia municipale: ‘avete ragione, picchiare è brutto, fate denuncia domani’. Ora in un bar meraviglioso nel ghetto. Bella Venezia. Buon anno antifascista a tutti!’. Condanna unanime dal mondo politico.

Gli investigatori stanno visionando i video delle telecamere della zona. La vicenda ha assunto subito un carattere politico: solidarieta’ bipartisan per Scotto. Il Pd di Venezia ha chiesto alle “istituzioni cittadine di esprimere lo sdegno dei veneziani”, chiamando in causa il sindaco Luigi Brugnaro, eletto con il centrodestra. Che, poco dopo, via Twitter ha parlato di “mascalzoni” e di “richiami fascisti”, che “non sono e non saranno mai tollerati nel Comune di Venezia”. Per Giorgia Meloni e’ stata una “vigliacca aggressione”. L’auspicio, ha aggiunto la leader di Fdi, e’ che “i responsabili vengano tempestivamente individuati”. Il presidente della Regione Veneto, il leghista Luca Zaia, ha condannato “l’antisemitismo e il revisionismo” fenomeni, ha aggiunto, “contro cui combattiamo da anni”. Per la Lega, anche il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli ha espresso solidarieta’ a Scotto, ricordando anche “le continue minacce di morte a Salvini, le aggressioni da parte dei centri sociali e degli anarchici ai banchetti dei militanti leghisti. Fermiamo tutti gli estremisti, neri o rossi che siano”.

Per la capogruppo di FI al Senato, Anna Maria Bernini, questi “vigliacchi nostalgici dei regimi autoritari” vanno “colpiti penalmente e isolati politicamente”. E per la capogruppo azzurra alla Camera, Mariastella Gelmini sono “frutto di ignoranza storica”. Solidarieta’ a Scotto dal M5S e dal centrosinistra. “Non c’e’ posto per qualunque apologia del fascismo”, ha detto il presidente della Camera Roberto Fico. “Combattere i fascisti vigliacchi – ha aggiunto il vice segretario del Pd, Andrea Orlando – e’ nostro dovere quotidiano”. L’Anpi auspica “che le forze dell’ordine assicurino presto alla giustizia gli autori di questo vile atto di violenza”, mentre la comunita’ ebraica di Venezia ha sottolineato come la “netta e inequivocabile reazione in forma unanime delle Istituzioni, dei partiti e delle associazioni” sia una “barriera contro la violenza”.