Scuola, Corte Ue condanna Italia: “250mila precari da assumere”
Anief-Confedir: “E’ una vittoria storica. Ora i lavoratori possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro”
Per la Corte di Giustizia europea le norme italiane sui contratti precari nella scuola violano la direttiva comunitaria: la Corte ha infatti condannato l’Italia per la violazione della Direttiva 1999/70/CE e giudicato illegittima la reiterazione, da parte della Pubblica amministrazione, dei contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi. “E’ una vittoria storica, cinque anni dopo la denuncia alla stampa e un contenzioso avviato presso le Corti del lavoro per migliaia di supplenti”, commenta il sindacato Anief-Confedir: “Ora 250mila precari possono chiedere la stabilizzazione e risarcimenti per due miliardi di euro, oltre agli scatti di anzianita’ maturati tra il 2002 e il 2012 dopo il primo biennio di servizio e le mensilita’ estive su posto vacante. Coinvolto tutto il pubblico impiego: il sindacato avvia ricorsi anche per precari Afam, sanita’, Regioni, enti locali”. La Gilda degli Insegnanti annuncia invece “subito una diffida al Governo e poi, entro dicembre, al via in tutta Italia le iniziative giudiziarie per la stabilizzazione dei precari. G. Nov.