Le vacanze estive rappresentano per ogni individuo un periodo di completo relax e di recupero dopo una lunga stagione invernale, caratterizzata da impegni, scadenze e ritmi serrati. E se gli adulti faticano a riprendere posto dietro le proprie scrivanie e per 1 italiano su 2 il rientro è all’insegna della preoccupazione – dato emerso da uno studio del portale “In a bottle” – anche per bambini e ragazzi la ripresa è un momento molto delicato. Per loro il periodo di pausa è molto più lungo, un tempo sufficiente per prendere nuove abitudini e rendere più stressante il ritorno tra i banchi di scuola. Non stupisce che in questo periodo 1 ragazzo su 5 avverta disturbi del sonno, il 17% abbia maggiori conflitti in famiglia e il 15% modifichi le proprie abitudini alimentari, mangiando di più o di meno. Questi i dati emersi da un sondaggio a cura del sito Skuola.net che ha coinvolto 2000 studenti delle scuole medie e superiori.
“Si tratta di disturbi dovuti al desiderio di restare in vacanza, all’ansia di non aver svolto i compiti per le vacanze o al timore di dover riprendere con lunghe ore in classe, interrogazioni e prove” commenta il prof. Migliaccio. Come aiutare i ragazzi a ricominciare col piede giusto? “È importante seguire un’alimentazione bilanciata che aiuti a riacquistare l’equilibrio psicofisico. È fondamentale mantenere un peso corretto e non esagerare con l’assunzione di alimenti: un eccesso calorico non aiuta l’organismo a sentirsi più energico ma peggiora il senso di stanchezza e di malessere”. Se una dieta corretta è indispensabile per aiutare bambini e ragazzi nella ripresa, lo è altrettanto rispettare alcune semplici regole. Innanzitutto muoversi all’aria aperta. “Consiglio lunghe passeggiate – spiega Migliaccio – quando possibile nei parchi verdi delle città. L’attività fisica aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio la notte. La luce del sole inoltre mette di buon umore ed aiuta ad essere più rilassati”. Parola d’ordine: gradualità. Riappropriarsi dei ritmi e della routine cittadina richiede tempo ed è importante non strafare, non imporre ai bambini da subito programmi troppo serrati e non perdere di colpo la giocosità tipica del tempo libero.