Prove Invalsi, domani al via per oltre 2 milioni di studenti

Prove Invalsi al via da domani per oltre 2 milioni di studenti. Un momento di verifica, spiega il Miur in una nota, che serve ad accertare i livelli di apprendimento e le competenze degli alunni in due ambiti fondamentali: italiano (comprensione della lettura e grammatica) e matematica. Ogni anno le rilevazioni dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione offrono a ciascuna scuola dati che possono essere utilizzati come strumento di riflessione e miglioramento, poiche’ forniscono il paragone con un campione rappresentativo a livello regionale e nazionale. Nel 2013 tutte le scuole hanno partecipato alla rilevazione e il 71% degli istituti ha utilizzato il rapporto restituito a settembre dall’Invalsi con le analisi relative alle proprie classi. Un numero in costante crescita: le prove hanno superato, a 4 anni dalla loro introduzione a regime, gran parte delle iniziali diffidenze registrate nella comunita’ scolastica.

Le prove Invalsi coinvolgeranno quest’anno le classi seconde e quinte della scuola primaria, le terze della scuola media e il secondo anno della scuola superiore. Il calendario: domani prova di italiano per la seconda e quinta primaria; mercoledi’ prova di matematica per la seconda e quinta primaria; 13 maggio prova di italiano e matematica per la seconda della secondaria di II grado; il 19 giugno e’ in programma la prova di italiano e matematica di terza media che fa parte dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. Da quest’anno non verra’ piu’ svolta la prova di prima media. Gli studenti interessati saranno oltre 2.285.000 (circa 568.000 in seconda primaria, circa 561.000 in quinta primaria, circa 594.000 nelle terze delle medie e circa 562.000 in seconda superiore). Le prove sono strutturate in modo differente in base al livello scolastico a cui si riferiscono, sono direttamente collegate con le indicazioni nazionali (i programmi di studio) e vanno da un minimo di 20-25 domande per materia per la seconda primaria a un massimo di circa 50 domande, sempre per materia, per la seconda superiore. Anche i tempi previsti per lo svolgimento variano in funzione del livello scolastico: II primaria italiano 45 minuti e matematica 45 minuti; V primaria e III secondaria di primo grado italiano 75 minuti e matematica 75 minuti; II secondaria di secondo grado italiano 90 minuti e matematica 90 minuti. Come ogni anno e’ stato estratto un campione rappresentativo di classi in cui tutte le operazioni saranno curate da un osservatore esterno. Un primo rapporto sugli esiti delle prove, basato sui dati campionari, sara’ disponibile gia’ il prossimo 10 luglio. Mentre a settembre le scuole avranno a disposizione i dati relativi alle loro classi. La quota di istituti che ha utilizzato questi dati nel 2013 e’ stata pari al 71%. Erano il 51% nel 2012 e il 42% nel 2011.

LE NOVITÀ – Scompare la prova in prima media. Grazie al collegamento degli esiti dell’Invalsi con l’anagrafe dello studente dal prossimo anno scolastico sara’ possibile fornire i risultati della prova di quinta primaria anche alla scuola media che gli allievi frequenteranno da settembre. Pochi giorni dopo lo svolgimento delle prove sul sito dell’Invalsi (www.invalsi.it) sara’ messa a disposizione di insegnanti, alunni, genitori e cittadini una guida che illustrera’ come ciascuna domanda a cui gli studenti hanno risposto sia direttamente collegata alle indicazioni nazionali da poco aggiornate. Per garantire il massimo dell’inclusione, Invalsi e Miur hanno predisposto una nota che definisce le modalita’ di partecipazione degli allievi con bisogni educativi speciali. Per il futuro si sta lavorando alla somministrazione informatica delle prove che potrebbe sbarcare nelle scuole gia’ nel 2015 in forma sperimentale. Da oltre un anno, poi, l’Istituto sta sperimentando modelli alternativi di prove per il quinto anno della scuola superiore da proporre al Miur per la loro possibile introduzione. Si lavora anche all’ampliamento degli ambiti disciplinari oggetto di misurazione (lingua inglese, scienze naturali) e per rendere direttamente comparabili gli esiti nazionali delle rilevazioni con quelli delle ricerche internazionali (Pisa, Timss, Pirls).

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