Non c’è pace per il ministero dell’Istruzione. Nemmeno dopo che lo spacchettamento, deciso con decreto ad hoc dal Consiglio dei ministri e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sdoppiato il Miur in due ministeri, Istruzione, appunto, e Università e ricerca. Non c’è pace al ministero dove l’ex ministro Lorenzo Fioramonti si è dimesso a fine anno creando non poche fibrillazioni nel governo e nella maggioranza. Oggi tutta la Lega, da Matteo Salvini in giù, chiede le dimissioni della neo ministra Lucia Azzolina, esponente del Movimento Cinquestelle e già sottosegretaria con Fioramonti. Ministra ufficialmente da appena due giorni, avendo giurato venerdì scorso nelle mani del presidente della Repubblica.
Il coro dei leghisti che chiedono che si faccia già da parte prende spunto da un articolo comparso oggi su Repubblica e intitolato “La ministra dell’Istruzione e la tesi copiata dai manuali” nel quale si parla di “molti passi riprodotti da testi specialistici nel lavoro presentato all’ateneo di Pisa nel 2010 per abilitarsi a insegnare alle superiori”. Tra i primi a parlare è il capogruppo del Carroccio alla Camera Riccardo Molinari che si chiede: “Che dice il Movimento 5 Stelle in merito alle rivelazioni di stampa che accuserebbero di plagio la loro ministra Azzolina? Perché è calato il silenzio, oggi, nel partito che ha sempre gridato allo scandalo e additato, Azzolina in primis, come mostri gli avversari politici nel nome della trasparenza e dell’onestà?”. Il senatore Alberto Bagnai cita un caso noto: “Ora – dice – facciamo come la Germania, dove Guttenberg, nel 2011, si dimise”.
E’ Matteo Salvini, in giro per comizi elettorali in Emilia Romagna, a metterci il carico da undici sostenendo che “fare peggio del ministro Fioramonti sembrava impossibile. E invece Azzolina ci stupisce: non solo si schiera contro i precari ma ora scopriamo che copia pure le tesi di laurea. Si vergogni e vada a casa”. Insomma, aggiunge il segretario della Lega: “Un ragazzo che domani viene beccato a copiare può dire, beh ma lo fa anche il ministro, vedete l’assurdità…”. In serata la ministra, impegnata nel viaggio della Memoria a Cracovia e Auschwitz – dove l’anno scorso, precisa, “il ministro leghista dell’Istruzione, Bussetti, non fu presente” -, risponde sostenendo di aver sentito “tantissime sciocchezze” e che non c’è “nessun plagio”. “Non mi stupisce mica – afferma – che Salvini non sappia distinguere tra una tesi di laurea e una tesi di fine relazione di tirocinio SSIS (Scuola di specializzazione all’insegnamento secondario, ndr). Non ha mai studiato in vita sua e sarebbe strano se le distinguesse”. askanews