La sicurezza delle scuole nel nostro Paese lascia ancora a desiderare: quattro edifici su dieci hanno una manutenzione carente, oltre uno su cinque presenta lesioni strutturali, in quasi la metà dei casi gli interventi strutturali non sono stati effettuati. Più della metà delle scuole, inoltre, si trova in zona a rischio sismico e più di una su dieci a rischio idrogeologico. L’Anagrafe dell’edilizia scolastica, varata ad agosto, resta ancora un’opera non aggiornata ed incompleta, non certo la fotografia nitida da cui partire per programmare la messa in sicurezza delle scuole. E sui finanziamenti ricevuti con #scuolebelle, i dirigenti ringraziano ma rilanciano: uno su tre non aveva richiesto quel tipo di interventi e sette su dieci dichiarano che la propria scuola aveva bisogno di interventi ben più urgenti. E’ il quadro presentato da Cittadinanzattiva con il “XIII Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola”: 101 gli edifici scolastici monitorati in 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto).
Secondo il dossier il 73% delle scuole monitorate nel rapporto è situato in zona a rischio sismico, il 14% in zona a rischio idrogeologico, il 4% in zona a rischio industriale, il 5% a rischio vulcanico, il 5% in zona a elevato inquinamento acustico. Il 39% delle scuole ha uno stato di manutenzione mediocre o pessimo, una su cinque (21%) presenta lesioni strutturali per lo più sulla facciata esterna (41%), sui corridoi (38%), nelle palestre (27%). Il 15% delle aule presenta distacchi di intonaco o segni di fatiscenza. Di fronte alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 12% dei casi l’ente proprietario non è mai intervenuto e nel 21% lo ha fatto con molto ritardo. Nel caso di richiesta di lavori di manutenzione strutturale, ben più lunghi e onerosi, nel 45% delle situazioni l’ente non è intervenuto. Banchi (20%) e sedie (18%) rotti, arredi non a norma nella metà delle aule: stare in classe non è proprio comodo. I cortili sono presenti nell’87% delle scuole monitorate. Nel 93% dei casi sono recintati, ma lo stato della recinzione è pessimo in una scuola su cinque. Talvolta vengono usati come magazzino, con presenza di ingombri e di rifiuti non rimossi; in una scuola su tre sono utilizzati come parcheggio, dal personale e dalle famiglie. L’88% è dotato di uno spazio verde e nel 28% anche di una area gioco o sportiva attrezzata.
Il 42% dei bagni è sprovvisto di carta igienica, il 53% di sapone, il 77% di asciugamani e il 49% di scopini per il wc. Mancano scale di sicurezza nel 26% delle scuole monitorate; solo il 34% presenta vetrate a norma; le porte con apertura antipanico sono assenti nel 74% delle aule, nell’89% dei bagni, nel 65% delle aule computer, nel 54% dei laboratori, nel 47% delle mense e nel 37% delle palestre e anche nel 15% dei cortili dove sarebbero obbligatorie per legge. In più di una scuola su quattro, l’impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato; quasi una scuola su tre ha un impianto anti-incendio in stato arretrato. 340 gli incidenti accorsi, nell’ultimo anno, a studenti e personale delle scuole monitorate: in 45 casi è stato chiesto l’intervento del 118, in 40 è stato disposto il trasferimento in ospedale. Il 74% delle scuole ha un sistema di vigilanza all’ingresso dell’edificio ma solo l’11% è dotato di telecamera o simili. Ancora frequente (44%) la cattiva abitudine di lasciare i cancelli aperti durante le ore di lezione. Secondo il rapporto di Cittadinanzattiva, inoltre, in una scuola su due mancano posti auto riservati ai disabili nel cortile o nel parcheggio, una su quattro è priva di bagni per studenti con disabilità. E seppur a livello nazionale il 70% delle scuole dichiari di aver messo in atto accorgimenti per il superamento delle barriere architettoniche, ci sono regioni molto indietro: ultima la Calabria, che arriva appena al 16%.
Il 50% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, ma questo nel 12% dei casi non funziona e nel 4% non è abbastanza largo da consentire l’ingresso di una carrozzina. Barriere architettoniche sono presenti nel 18% degli ingressi e dei laboratori, nel 17% delle aule, nel 13% dei bagni, nel 12% delle palestre e nel 6% delle mense. Il 73% delle scuole non ha tutte le aule utilizzabili da studenti disabili, nel 75% non sono installate attrezzature didattiche o tecnologiche adeguate per gli stessi. In crescita gli episodi di bullismo, che nell’ultimo anno hanno interessato il 36% degli istituti monitorati (lo scorso anno era solo il 10%). Una scuola su tre ha subito nell’ultimo anno atti di vandalismo, il 14% anche episodi di criminalità all’interno e il 9% nei pressi dell’edificio. Da un’analisi della stampa locale, Cittadinanzattiva ha recensito 45 casi di vandalismo in scuole di ogni ordine e grado, in centri piccoli e grandi: furti di lavagne multimediali e materiale tecnologico, muri imbrattati, libri incendiati, vetri rotti sono tra le azioni vandaliche più frequenti.