Scusate, abbiamo fatto un errore: DOVETE TORNARE A FARE IL CONCORSO PUBBLICO | I contratti sono annullati

Concorso annullato - (pexels) - ilFogliettone.it

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Clamoroso errore che rimette in discussione le prove concorsuali di centinaia di candidati, tutto da rifare.

Il concorso ordinario per la scuola secondaria, bandito nell’ambito del PNRR, ha visto oltre 200mila candidati impegnati in prove scritte dal 25 al 27 febbraio 2025, con l’obiettivo di assegnare circa 18mila posti. Tuttavia, uno degli aspetti più discussi di questa prova è stato l’errore contenuto in un quesito a risposta multipla, che ha generato non pochi disagi tra i partecipanti. La questione ha portato a una serie di polemiche, sia per la natura dell’errore che per la gestione della sua correzione.

Il quesito che ha sollevato maggiore indignazione riguardava il concetto di “diffusione di identità”, attribuito erroneamente a Milton Erikson, uno psichiatra statunitense, invece che a Erik Erikson, psicologo tedesco-americano. Le opzioni proposte, infatti, non includevano la risposta corretta, creando un evidente problema per i candidati, che non avevano modo di rispondere in modo adeguato alla domanda. L’errore è stato identificato dal Ministero dopo numerose segnalazioni da parte dei docenti.

Il Ministero ha reagito all’errore decidendo di annullare il quesito errato, stabilendo che per quella domanda non sarebbe stato attribuito alcun punteggio. I candidati che avevano risposto a quel quesito non avrebbero ricevuto alcun credito, indipendentemente dalla risposta fornita. Ma la situazione non si è fermata qui: la Commissione ha deciso di convocare i candidati per una prova suppletiva, il 5 maggio 2025, per sostituire il quesito errato con una nuova domanda.

Questa soluzione, purtroppo, ha comportato un ulteriore carico di disagi per i candidati, che si sono visti costretti a partecipare a una prova supplementare in una data successiva. A molti, infatti, è stato imposto di spostarsi anche per centinaia di chilometri, sostenendo costi e inconvenienti logistici per rispondere a una sola domanda. Questo, secondo la Gilda degli insegnanti, rappresenta un aggravio che non tiene conto delle difficoltà già legate alla preparazione e alla partecipazione a un concorso pubblico.

Le critiche dalla Gilda degli insegnanti

La Gilda degli insegnanti ha duramente criticato la gestione dell’incidente, parlando di “superficialità e disorganizzazione” da parte del Ministero dell’Istruzione. Il coordinatore nazionale, Vito Carlo Castellana, ha sottolineato come l’errore abbia avuto ricadute psicologiche ed economiche per i candidati, che si sono trovati in una situazione di incertezza per settimane. L’associazione ha chiesto una revisione complessiva delle modalità di gestione dei concorsi, considerando l’importanza di questi esami per il futuro professionale di migliaia di docenti.

Nel frattempo, i candidati hanno lamentato il silenzio del Ministero, che ha tardato a dare risposte ufficiali e chiarimenti. I ritardi e la mancanza di comunicazione hanno alimentato la frustrazione tra i partecipanti. I parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno definito la vicenda “paradossale e hanno chiesto maggiore trasparenza nella gestione dei concorsi pubblici. In particolare, hanno sollevato dubbi sulla correttezza del calcolo dei punteggi e sull’accesso alla prova orale.

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Concorso annullato – (pexels) – ilFogliettone.it

La risposta del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione ha infine risposto con una nota ufficiale, spiegando l’accaduto e giustificando la decisione di annullare il quesito errato. Il capo dipartimento Carmela Palumbo ha chiarito che l’errore era stato causato da una svista nella redazione delle risposte, da parte dell’Università incaricata di elaborare i quesiti. La Commissione nazionale, composta da esperti del settore, ha validato i quesiti, ma ha commesso un errore nel caso specifico del quesito riguardante la “diffusione di identità”.

Infine, nonostante il Ministero abbia promesso di accertare le responsabilità individuali e di adottare misure sanzionatorie per chi ha causato l’errore, la vicenda ha sollevato dubbi sulla gestione complessiva dei concorsi. Per molti, l’incidente evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e preparazione nella creazione e validazione delle prove concorsuali. Il rispetto per i candidati, la trasparenza e l’efficacia della comunicazione sono elementi cruciali per garantire un processo giusto e meritocratico, soprattutto in un settore fondamentale come quello dell’istruzione.