Seduta lampo al parlamento siciliano. Tutto rinviato al 7 gennaio, pure proroga precari enti
La prima seduta del 2015 andata in scena in un aula semivuota tra dubbi e carenze di alcune relazioni tecniche. L’opposizione all’attacco.
Seduta lampo a Sala d’Ercole. Ripresi e subito chiusi, infatti, i lavori dell’Ars in un’aula semivuota. E così la discussione sul bilancio è stata rinviata alla seduta del 7 gennaio . Incardinati in Aula i disegni di legge sui precari degli Enti locali e sulle Camere di commercio, che saranno affrontati mercoledi’ prossimo insieme all’esercizio provvisorio, svuotato da una serie di norme che tornano in Commissione.
La presidenza dell’Assemblea regionale, infatti, ha deciso di stralciare alcune norme dal ddl sull’esercizio provvisorio. Il presidente Giovanni Ardizzone ha lamentato la carenza di relazioni tecniche in merito ad alcuni argomenti. In particolare e’ stata rilevata l’assenza di relazione tecnica per la norma che stanzia 9 milioni di euro per gli ex Pip, i fondi per Sviluppo Sicilia, Sicilia e-Servizi e le Terme di Sciacca, ma anche il contributo al Comune di Acireale. Dubbi degli uffici dell’Ars pure sulla copertura economica, in particolare sull’utilizzo di alcuni fondi. Slitta al 7 gennaio infine il voto per la proroga dei precari degli enti locali previsto oggi.
“Venendo meno il Commissario dello Stato, si apre una fase nuova della politica siciliana. Una stagione di maggior impegno, sia del governo che dell’Assemblea”. Ad affermarlo e’ Nino D’Asero, capogruppo Ncd all’Ars, che aggiunge: “Occorre, adesso, predisporre gli atti con accortezza e accorgimenti tecnici superiori, per renderli inattaccabili, visto che ora dovremo affrontare gli eventuali rilievi degli uffici della presidenza del Consiglio dei ministri”. “Il confronto fra Regione e Stato dovra’ esser sempre piu’ determinato, per tener alta la nostra autorevolezza che ci permetta di richiedere a Roma quelle che sono le giuste spettanze all’Isola dovute – conclude il capogruppo Ncd -. Non trascurando questi doverosi accorgimenti, potremo finalmente evitare stasi della politica ma anche semplici ritardi, dannosi per la Sicilia, come quello che abbiamo dovuto registrare oggi con l’ulteriore rinvio di incardinamento e discussione generale del testo finalizzato all’approvazione dell’esercizio provvisorio”.
Gioca in attacco, invece, Forza Italia. “Siamo stati facili profeti nel dire che l’assalto alla diligenza sarebbe stato fermato da chi, come il Presidente Ardizzone, oggi svolge con grande senso istituzionale e di responsabilita’ il proprio ruolo di garante del Parlamento siciliano – afferma il capogruppo all’Ars, Marco Falcone -. Purtroppo sull’opportunita’ di una societa’ strategica come Sviluppo Italia Sicilia – aggiunge l’esponente azzurro — sono stati suscitati gli appetiti di una maggioranza che pensava di utilizzare l’esercizio provvisorio come vettore di tutta una serie di prebende di memoria certamente clientelare”. “Bene, dunque, ha fatto Ardizzone – conclude Falcone – si verifichino prima le relazioni tecniche e le relative coperture e poi l’Aula si potra’ esprimere”.
Aggiornato 17:11