Economia

Sefcovic: vertice Ue spianerà la strada per accordo a luglio

Il vertice dei capi di Stato e di governo che si terrà in videoconferenza venerdì prossimo, 19 giugno, servirà a “spianare la strada” per un accordo a luglio sul Piano di rilancio post Covid-19 e sul nuovo bilancio pluriennale 2021-2027 dell’Ue. Lo ha affermato a Bruxelles il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, durante la conferenza stampa online al termine della videoconferenza del Consiglio Affari generali. Nella riunione, i ministri degli Affari europei dei Ventisette hanno fatto il punto sulle discussioni molto intense che le delegazioni nazionali del Consiglio Ue hanno avuto nelle ultime tre settimane sul pacchetto presentato dalla Commissione europea, e hanno preparato il terreno per il Consiglio europeo di venerdì.

Sefcovic ha detto di aspettarsi “progressi significativi” dalla discussione fra i leader di venerdì, e di sperare che ci sarà “un accordo finale a luglio”. Ma ha anche avvertito che “se non riusciremo a raggiungere un accordo tempestivo rischiamo di far deragliare il ‘Recovery Plan’, e questo avrebbe conseguenze immense, al di là dei titoli dei giornali. Ogni giorno di ritardo – ha ricordato – ha un impatto su milioni di cittadini europei, sul futuro di centinaia di migliaia di imprese, sulla prosperità delle regioni negli Stati membri; ma anche, ed è probabilmente ancora più importante, sulla fiducia dei cittadini nella leadership e nella capacità di agire dell’Unione. Il prezzo politico di non avere un accordo in tempo – ha sottolineato – sarebbe più alto del costo di qualunque pacchetto di rilancio”.

“Penso – ha continuato Sefcovic – che l’aspettativa sia molto alta. Ora dobbiamo ascoltare attentamente i capi di Stato e di governo, e il loro approccio alla proposta sul tavolo”. Una proposta “che è senza precedenti e più ambiziosa che mai, e che noi della Commissione crediamo sia la risposta giusta a questa crisi. Comprendiamo anche che una proposta così importante richiederà una discussione approfondita fra i leader venerdì”, una discussione “che speriamo spiani la strada per un accordo finale a luglio. Perché – ha osservato – la mia esperienza personale di negoziatore è che serve sempre un contatto faccia a faccia quando si decide su cose così importanti”. Il Consiglio europeo straordinario di luglio sotto la nuova presidenza di turno tedesca dell’Ue, di cui non è ancora stata fissata la data, si svolgerà con un incontro fisico dei leader, per la prima volta da quando è cominciato il lockdown in marzo.

Sefcovic ha indicato i punti fondamentali sui quali c’è già oggi un consenso fra gli Stati membri, al di là dei dettagli che ancora li dividono: “Siamo d’accordo sullo strumento eccezionale e temporaneo, ‘Next Generation EU’, che prenderà in prestito i finanziamenti sul mercato; c’è accordo sul fatto di ancorare il ‘Recovery Plan’ nel bilancio dell’Ue, che si è dimostrato un motore di solidarietà, equità e investimenti; e siamo d’accordo per usare questa crisi come un’opportunità per investire nel futuro, nella transizione verde e digitale, per rendere l’Europa più competitiva e resiliente”. Ma, ha osservato il vicepresidente della Commissione, “ci sono ancora molti passi da compiere” per arrivare all’accordo. “Ci stiamo preparando nel miglior modo possibile – ha assicurato Sefcovic – per offrire risposte, fornire soluzioni per forgiare il compromesso necessario, e questo riguarda anche la questione dei ‘rebate'”, ovvero gli sconti compensativi sulle contribuzioni nazionali al bilancio che erano stati concessi in passato prima al Regno Unito, e poi a diversi “contributori netti” come Olanda, Svezia e Germania e Austria.

La permanenza, per ora, di questi “rebate” residui, che logicamente non dovrebbero essere mantenuti dopo la Brexit, potrebbe rappresentare una concessione importante ai paesi cosiddetti “frugali”, che costituiscono oggi lo scoglio più importante nel negoziato. “Alla fine – ha ricordato il vicepresidente della Commissione -serve una decisione all’unanimità, e la parte sulle ‘risorse proprie’ (gli impegni finanziari per le contribuzioni nazionali al bilancio, ndr) deve essere anche ratificata dai parlamenti nazionali”. “Ho parlato stamattina con i rappresentanti dei parlamenti nazionali. Posso assicurarvi – ha proseguito Sefcovic – che i governi e anche i parlamenti nazionali sono molto coinvolti nella discussione e sono ansiosi di sapere di più e di avere le necessarie argomentazioni e ‘munizioni’ per il dibattito pubblico e parlamentare che avverrà nei loro paesi. E’ un compito enorme. Speriamo che la discussione tra i leader ci possa consentire di presentare un compromesso finale che sarà adottato a luglio”.

“Naturalmente – ha rilevato il vicepresidente della Commissione – avremo bisogno ora di leadership politica, senza la quale sarebbe molto difficile raggiungere la meta; ma abbiamo fiducia che potremo fornire le risposte a tutte le questioni, trovare soluzioni a tutti i problemi sul tavolo. Perché il compito è importantissimo: abbiamo bisogno di questo nuovo bilancio Ue, abbiamo bisogno di ‘Next Generation EU’ – ha concluso Sefcovic – se vogliamo affrontare la crisi in modo appropriato”. askanews

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