Politica

Superbonus 110%, multe e carcere per i “furbetti”

Via libera del Consiglio dei ministri all’unanimità al nuovo decreto contro il caro-bollette e al decreto sulle cessioni dei crediti legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus. Si tratta di un pacchetto di interventi di circa 7,5 miliardi la maggior parte di questi, 5,8 miliardi, destinati a limitare gli effetti del caro bollette. Interventi strutturali per aumentare la produzione di gas senza però nuove trivellazioni. “Abbiamo approvato provvedimenti per contenere il costo dell’energia e per sostenere il settore automobilistico – ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi -. Mettiamo in campo quasi 8 miliardi di euro, di cui sei per provvedimenti sull’energia. E lo facciamo senza ricorrere a nuovi scostamenti di bilancio. Utilizziamo infatti i margini che derivano dagli ottimi risultati sul fronte della crescita della finanza pubblica conseguiti lo scorso anno”. 

Tra le novità contenute nei decreti, quelle relative al Superbonus 110%. E così, per evitare truffe ogni credito sarà tracciabile. “Al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”, per agevolare i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Modifiche importanti alla cessione dei crediti dei bonus edilizi: oltre alla cessione del primo richiedente saranno possibili due ulteriori cessioni, ma solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”. Arrivano poi multe e il carcere per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”. La pena va dai 2 ai 5 anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Previsto un aumento della pena “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”.

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