Cronaca

Selezione di 2800 tecnici per il Recovery, il Sud diserta il concorsone

La metà dei candidati non si presenta al concorso per il Sud e il ministero della Pubblica amministrazione è costretto ad ampliare la platea dei partecipanti. Un incidente di percorso, per l’assunzione a tempo determinato di 2.800 tecnici nelle amministrazioni del Mezzogiorno al fine di attuare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un incidente di percorso che scatena anche le proteste sui social. Un fatto è certo, dei 8.582 candidati ammessi, mediamente hanno partecipato agli esami meno 65%, cifra che in certi casi arriva a meno il 50%. Sarà pure un lavoro a tempo determinato, ma è pur sempre un lavoro. Quindi appare strano questo “disertare” da parte degli ammessi a cui è destinato esclusivamente questo bando. Ma la Rete non ci sta. E così candidati e semplici cittadini protestano sui social. “I presupposti non erano già dei migliori in quanto si accedeva con la laurea non specificando la classe di concorso” si sfoga su Facebook Rossella Aleo. “Organizziamo un gruppo e facciamo ricorso” rilancia Claudia Giordano, raccogliendo una cascata di like.

Propositivo, invece, Giorgio Cannizzaro: “Basterebbe eliminare il punteggio minimo di 21/30 e creare una long list da cui attingere il personale. Il buon senso purtroppo è merce rara!”. In ogni caso, il Dipartimento della Funzione pubblica ha decretato una modifica del bando, superando ed eliminando il limite originariamente fissato per l’ammissione alla prova scritta, pari a circa tre volte il numero dei posti messi a bando più gli ex aequo. Saranno assunti, comunque, sempre 2800 tecnici che varranno dislocati nelle varie amministrazioni locali. A questo punto, dopo la tornata di esami terminata ieri, dal 22 giugno (23, 24, 25, 28 e 29 giugno) saranno convocati per la prova scritta anche gli altri circa 70mila candidati che avevano presentato domanda di partecipazione e per i quali era stata già effettuata la valutazione dei titoli. In dettaglio, la prova scritta, si svolgerà sempre digitale, della durata di un’ora e consistente in 40 domande specifiche per ognuno dei cinque profili. La prova scritta avverrà in due sessioni al giorno. Ovviamente, i candidati che potranno accedere sono quelli che non hanno già sostenuto le prove in questi giorni.

Resta valido, in ogni caso, il termine originariamente previsto per la conclusione del concorso: la pubblicazione delle cinque graduatorie finali, una per profilo, e le assunzioni dei vincitori avverranno entro luglio. Ricordiamo che il bando di concorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.27 del 6 aprile 2021- 4 Serie speciale Concorsi ed esami. E prevede una procedura rapida e semplificata e si rivolge a tecnici ingegneristici, esperti in gestione, rendicontazione e controllo, progettisti, animatori territoriali, esperti di innovazione sociale, amministrativi giuridici, process data analyst delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Obiettivo, come detto, è immettere nuova forza lavoro nella pubblica amministrazione al fine di attuare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La Rete, intanto, non molla. Pessimista Antonio Santoro: “Non vi scervellate…non sono entrati i candidati predestinati e rimettono tutto in gioco”.“Che rifacessero la prova per tutti allora, così si riparte con le stesse condizioni” tuona Emanuela Corona. “Ma poi dare più tempo per prepararsi a una parte dei partecipanti sarebbe corretto? E tutti quelli che non hanno fatto richiesta per partecipare perché non avevano esperienze lavorative e solo una “semplice” laurea…ora si riaprirà anche a loro perché ingiustamente esclusi?” puntella Giacomo Zonno. E qui si torna alla carica. Claudia Giordano: “Bisogna fare assolutamente ricorso”. “Condivido…uniamoci e facciamo valere i nostri diritti” replica Rosa Giacomobello.

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redazione