Il Senato ha approvato con 190 voti a favore, 23 contrari e 14 astenuti l’articolo 33 della riforma costituzionale che introduce la possibilità di commissariare regioni, comuni e città metropolitane in caso di default. Con questa modifica dell’articolo 120 della costituzione che introduce anche la richiesta di parere del Senato nel caso in cui il governo commissari gli enti locali per “mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione”. Con l’approvazione di un emendamento del senatore Ncd, Maurizio Sacconi, sottoscritto in Aula anche dalla Lega si stabiliscono anche “i casi di esclusione dei titolari di organi di governo regionali e locali dall’esercizio delle rispettive funzioni quando è stato accertato lo stato di grave dissesto finanziario dell’ente”. (TMNews)